Roma, 1 dicembre 2025 – Gianni Brera, con una delle sue tante invenzioni giornalistiche, lo soprannominò “lo sciagurato Egidio” ispirandosi all’omonimo personaggio de “I promessi Sposi) per le tante reti che stava sbagliando con il Milan.
Da allora quel soprannome gli è rimasto addosso per tutta la vita, tanto che così è stata intitolata anche una bella trasmissione televisiva condotta da Giorgio Porrà e andata in onda prima su TELE+ e poi su Sky.
Un soprannome, però, che a noi è sempre apparso improprio. Molto breriano, per carità, ma improprio.
Perché l’Egidio Calloni i gol li segnava, oltre che sbagliarli, come capita a tutti gli attaccanti proprio come capita ai portieri di alternare grandi parate a papere indimenticabili.
Solo che nel calcio i tifosi si ricordano spesso più gli errori che le cose belle che fanno i propri beniamini e così è stato anche per Calloni.
Che nelle sue 4 stagioni con il Milan realizzò comunque 31 gol in 101 presenze in A e contribuì in modo decisivo alla conquista del terzo posto nella Serie A 1975-76 e della Coppa Italia 1976-77.
Torneo che tutti i milanisti ricordano con grande piacere perché vinto battendo 2-0 i dirimpettai dell’Inter nella finale unica giocata il 3 luglio 1977 a Milano.
Torneo del quale Calloni fu il capocannoniere con 6 gol insieme al compagno di squadra Braglia, autore di una delle reti della vittoria nella finale (l’altra fu dell’indimenticabile Aldo Maldera, il terzino goleador).
Dopo essersi ritirato dal calcio Egidio Calloni ha fatto il rappresentante/ispettore per una nota azienda di gelati, ma per tutti i tifosi delle squadre in cui ha giocato è rimasto sempre l’attaccante capellone che li faceva sognare e arrabbiare.
Da quelli del Varese a quelli del Milan, da quelli del Verona a quelli del Perugia, da quelli del Palermo (con cui segnò una mitica tripletta proprio al suo vecchio Milan nella Serie B 1980-81) a quelli del Como.
L’ultima squadra di grande livello con cui ha giocato nella Serie A 1981-82.
