È l’azione più iconica della storia del calcio?
15 passaggi consecutivi in 40 secondi e i tedeschi stanno a guardare…

Roma, 6 luglio 2025 – Quindici passaggi consecutivi in una quarantina di secondi chiusi dalla serpentina con cui Johan Cruijff entra nell’area tedesca per poi subire il fallo da rigore di Uli Hoeness (nella foto).
È l’azione che apre la finale dei Mondiali del ‘74 tra la Germania Ovest e l’Olanda che si disputa a Monaco di Baviera alle ore 16.00 del 7 luglio 1974, cinquantuno anni fa.
Una delle azioni più ironiche della storia del calcio, per molti, soprattutto per coloro che hanno vissuto quell’epoca, la più iconica di tutte.
Con i tedeschi che dal fischio d’inizio dell’arbitro inglese Taylor al rigore segnato da Neeskens non hanno mai toccato il pallone.
Dopo appena due minuti dal fischio d’inizio l’Olanda è già in vantaggio nella finale di Monaco di Baviera, che poi, però, terminerà con la vittoria in rimonta per 2-1 della Germania Ovest.
Perché nel ’74 esistono ancora le due Germanie, figlie della spartizione del mondo tra le potenze vincitrici della Secondo Guerra Mondiale.
La Repubblica Federale Tedesca, la BRD (detta comunemente Germania Ovest) e la Repubblica Democratica Tedesca, la DDR, la Germania Est, posta sotto l’influenza della Russia sovietica.
A Monaco di Baviera va in scena la finale tra la squadra più bella e perdente della storia del football (l’Olanda del calcio totale) e la solida Germania Ovest di capitan Franz Beckenbauer.
La partita tra la squadra del Ct Rinus Michels che ha rivoluzionato il calcio rendendolo più allegro e divertente come le sue maglie arancioni e quella del Ct Helmut Schön, che pare non abbia riso neppure nel giorno del suo matrimonio.
La finale delle collanine non ancora vietate indossate dai calciatori (mitica quella molto hippie dell’olandese Ruud Krol) e dei basettoni.
Dei capelli afro del tedesco maoista Breitner e delle mani nude del portiere olandese Jongbloed, che nella vita faceva il tabaccaio, perché in Olanda il calcio non era ancora professionistico.
Il portiere tedesco Sepp Maier, invece, indossava i guanti, perché in Germania, si sa, sono perfezionisti e avanti a tutti nelle attrezzature di ogni tipo.
La finale del bomber dei bomber tedeschi di ogni epoca Gerd Mueller che ha segnato il gol del 2-1 e della vittoria.
La finale dei capelloni, che andavano tanto di moda in quegli anni ‘70 in cui il calcio era ancora più sport che spettacolo.