Teatro Golden – “ A Capodanno tutti da me” con Simone Montedoro, Toni Fornari, Giancarlo Ratti, Emanuela Fresi e Roberta Mastromichele

Il singolare cenone del Ministro

Roma, 09 novembre 2019 – Danilo ce l’ha fatta! Ha lasciato ‘Tor Pigna’ e forse senza saper come, né perché, si trova a sedere in Parlamento e a indossare persino i panni scomodi di ministro. Ma una lezione l’ha imparata e bene: bisogna mostrarsi nella luce più vantaggiosa ai colleghi e compagni di partito. E quale migliore occasione di affascinare tutti con il suo magnifico appartamento che sboccia come un fiore sul panorama meraviglioso di una Roma da cartolina.
L’occasione giusta si presenta e Danilo (rivestito da par suo da Simone Montedoro) diffonda al telefono l’invito: “A Capodanno tutti da me”, titolo di questa divertente commedia scritta dal terzetto Toni Fornari, Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli che regala ormai a piene mani opere di qualità, che meritano di circolare, nelle quali il profilo comico e divertente si sposa a momenti più teneri e tocca anche temi più profondi.
La partenza nella vita di Danilo non era stata semplice, viveva di lavoretti e di amici devoti che come lui ciondolavano nell’esistenza alla ricerca di una strada E c’era anche una ragazza, madre di una bimba affettuosa, nata dall’incontro con un personaggio ingrato e incapace di assumersi le proprie responsabilità, con la quale aveva costruito un bel rapporto ma poi se ne era allontanato forse per vigliaccheria quando la bimba aveva riversato su di lui il bisogno di costruirsi una rassicurante presenza maschile.
Ma ora il tempo stringe, con l’aiuto della valente assistente Elisa (La spassosa Emanuela Fresi, splendida interprete brillante che dispone di qualità vocali eccellenti), bisogna preparare il cenone e richiamare il catering perchè prenda nota di tutte le prelibatezze che sono richieste.
Mentre fervono i preparativi, il ministro appena sveglio dopo una notte impegnativa, accende il televisore proprio nel momento in cui Giucas Casella, mago dell’impossibile, propone uno dei suoi giochetti pericolosi: riportare indietro il tempo. Naturalmente sembra una boutade, ma con curiosità, Danilo ed Elisa devono constatare che qualcosa sembra essere avvenuto davvero perché arrivano in casa inattesi tre personaggi.
Sono un meneghino dallo strano nome, Ciro, una persecuzione, interpretato da Giancarlo Ratti, che fa l’avvocato ma non ha mai vinto una causa. Ciro arriva con Sandro (Toni Fornari), un divertente compositore di canzoni dai testi improbabili, come il suo ultimissimo inno al maritozzo, che spera di portare a Sanremo, un ragazzo di borgata con la testa piena di sogni, e con Cristina, una bellissima ballerina di lap dance (Roberta Mastromichele), quella stessa con la quale Danilo aveva vissuto una lunga storia d’amore. Ma i tre non erano nell’elenco invitati e allora? La verità comincia a farsi strada piano piano e se davvero Giucas, il mago dell’impossibile, avesse fatto centro, se davvero stessero vivendo il loro personale Sliding doors, e riandando indietro nel tempo potessero accorgersi di errori commessi, di opportunità non colte e si potesse intervenire per mutare qualcosa e rimediare?
Intanto si svelano una serie di piccoli/grandi segreti che rendono ancora più spassoso l’evento straordinario, e che nel contempo rivelano appieno i bisogni di ognuno dei cinque protagonisti. E che vale la pena di andare a scoprire personalmente per divertirsi, per sognare, per pensare, perché questa è una caratteristica delle belle commedie leggere scritte dal terzetto Fornari, Maia, Sinopoli, che sanno con mano abile e gusto per l’intrattenimento, far passare una serie di messaggi positivi che riguardano temi importanti della società di oggi. Eleganti come si conviene le scene, con un coup de théatre finale inatteso e sorprendente.

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