Cinema – Sumi Jo interpreta se stessa in “ Youth – la giovinezza” di Paolo Sorrentino applaudito a Cannes

Il mio canto giovane

Roma, 20 maggio – Il pubblico la osanna, la critica stende per lei da oltre un quarto di secolo un  red carpet di encomi per la qualità della voce, la sensibilità interpretativa, e quelle pennellate di perenne giovinezza che si esaltano nelle note cesellate con la dolcezza e morbidezza della voce, con i virtuosismi vocali mai fini a se stessi.

Lei, Sumi Jo, coreana, è il primo soprano del suo paese in ordine di tempo a vantare una carriera di assoluto livello mondiale, da allora, da quando Herbert Von Karajan la scelse giovanissima per interpretare il ruolo del paggio Oscar ne “Il Ballo in Maschera” con Placido Domingo, per la registrazione Deutsche Grammophon.

È l’inizio di un volo con soste nei maggiori tempi della lirica, nei principali festival del mondo. Il Metropolitan di New York, la Royal Opera House Covent Garden di Londra, l’Opéra Bastille, il Festival di Aix-en Provence, il Festival di Salisburgo, la Wiener Staatsoper, il Teatro alla Scala di Milano, il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro Colon di Buenos Aires, sono solo alcuni degli scali già effettuati e tutti contrassegnati da successo pieno e pubblico acclamante. Non pago, i numerosi fan attendono le sue registrazioni per godere di un piacere prolungato. Eccola dunque presente nel mercato discografico con oltre 50 CD, di cui dieci dal vivo per cogliere l’emozione anche di chi ascolta i suoi concerti. Dal 2007 ha firmato un contratto di esclusiva con la Universal Music.

La sua disponibilità artistica ed umana hanno contribuito a segnalarla all’UNESCO per l’importante riconoscimento di “Artist for Peace”. Molti eventi speciali hanno voluto l’avallo della sua presenza e delle sue esibizioni. Nel 2014 erano lei e la sua splendida voce a sottolineare la “Word Cup 2014”, e nello stesso anno ancora lei fece risuonare nella cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici Invernali di Sochi splendide arie liriche.

Ma Sumi Jo non si limita alle grandi tradizionali arie liriche, ha anche messo a punto un repertorio “crossover” che esegue disinvoltamente in concerti spesso in grandissimi spazi all’aperto, una contaminazione che suscita entusiasmo, sempre. Non meraviglia perciò che il suo album  “Only Love”, che con le più belle e amate canzoni dei celebri musical di Broadway, ha venduto oltre 1.200.000 copie in tutto il mondo.  Nel corso degli anni, Sumi Jo, ha avuto occasione di far sentire il suo canto al cinema. In “Eat, pray and love”, Julia Roberts, la protagonista, è seduta al tavolo di un ristorante romano e pensierosa e deliziata gusta un piatto di spaghetti con il sottofondo delle acute e travolgenti note dell’Aria della Regina della Notte dal “Flauto Magico” di Mozart. La sua voce è stata un ricercato complemento sonoro anche per “The Ninth Gate” di Roman Polanski con Johnny Depp e per “Paradise” con Melanie Griffith.

Oggi, Paolo Sorrentino, premio Oscar per il Film “La Grande Bellezza” ha voluto organizzare una piacevole sorpresa agli appassionati di musica classica e non solo, mostrando per la prima volta il celebre soprano nel ruolo di se stessa nel suo nuovo film, “Youth” (giovinezza), accolto già come un capolavoro a Cannes, dove è stato appena presentato con accoglienze trionfali

Nell’affascinante trama del film, Sumi Jo sarà protagonista di una scena molto toccante insieme a Fred Ballinger (Michael Caine), un direttore d’orchestra che da tempo ha rinunciato alla musica e non intende tornare sui propri passi. “Youth”racconta di due vecchi amici, Fred e Mick, che, giunti alla soglia degli ottant’anni si ritrovano a trascorrere una vacanza in un elegante albergo ai piedi delle Alpi. Fred è un compositore e direttore d’orchestra che ha deciso di ritirarsi, Mick un regista ancora in attività. Sanno che il loro futuro si va velocemente esaurendo e decidono di affrontarlo insieme. Guardano con curiosità e tenerezza alla vita confusa dei propri figli, all’entusiasmo dei giovani collaboratori di Mick, agli altri ospiti dell’albergo, a quanti sembrano poter disporre di un tempo che a loro non è dato più. E mentre Mick si affanna nel tentativo di concludere la sceneggiatura di quello che pensa sarà il suo ultimo e più significativo film, Fred, che da tempo ha rinunciato alla musica, non intende assolutamente tornare sui propri passi. Ma c’è chi vuole a tutti i costi vederlo dirigere ancora una volta e ascoltare le sue composizioni.

La colonna sonora del film è stata affidata a David Lang che per “Youth” ha composto (testo e musiche): “Simple Song #3” per la voce di Sumi Jo, il violino di Viktoria Mullova, dirette da  Terry Davis con la BBC Concert Orchestra e “Wood Symphony”. A proposito del suo lavoro, David Lang ha detto: “Mi è molto piaciuto scrivere le musiche del nuovo film di Paolo Sorrentino “Youth La giovinezza”. Dal momento che il protagonista è un compositore, ho avuto la possibilità di comporre le musiche che Michael Caine crea sul grande schermo, proprio davanti agli occhi dello spettatore. La musica riveste un ruolo molto importante nella trama del film, e per questo ho potuto sfruttarla per tratteggiare una linea di demarcazione fra la vita pubblica del personaggio, in quanto musicista, e la sua vita privata. Il fatto che un regista dia alla musica un ruolo così importante nella sceneggiatura, è un grande dono per un compositore, e io sono davvero grato a Paolo per aver avuto questa opportunità.”

 

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