Laganà trascina Campo de’ Fiori al Sistina!

Roma. Passare una serata piacevole, leggera, spensierata e divertente non è cosa da poco in questo periodo di crucci, ansie e difficoltà quotidiane. E’ proprio quello che offre il Teatro Sistina con la commedia musicale “Campo de’ Fiori” di Roberto Laganà co-autore insieme a Gianni Quinto, oltre che naturalmente attore protagonista insieme alla brava e “romanaccia” Milena Miconi. La storia è quella di Cesare, “fruttarolo de Roma”, anzi de Campo de’ Fiori, per eredità generazionale!

Cesare è il tipico romano quasi cinquantenne che vive ancora con suo padre che, un po’ per timidezza e goffaggine, un po’ per comodità e convenienza, non si è mai dichiarato a Claudia, fioraia intraprendente e sua compagna in piazza, nonché suo segreto amore fin dall’infanzia. Indolente e ironico, come ogni buon romano che si rispetti, Cesare è l’eterno ragazzotto polemico e burlone che si trova a doversi districare tra la difficoltà di dichiararsi alla sua bella Claudia, che comunque premurosamente difende da furbi e loschi individui che le gironzolano intorno per approfittare della sua schietta innocenza, e la salvaguardia della sua casa di Campo de’ Fiori che suo padre, ormai stanco e deluso dal trasformarsi della piazza ridotta a un “monnezzaio” di rifiuti lasciati in modo irresponsabile dai ragazzi della movida notturna, ha deciso di vendere preferendo una casa al mare piuttosto che restare nella magica Piazza di Campo de’ Fiori che per lui non lo è più!

Lo spettacolo è uno spaccato della vita di oggi a Campo de’ Fiori, dove ancora si respira una tenue e genuina romanità di un tempo mescolata alle novità dei nostri giorni. C’è il “Vu cumprà” di colore a cui Cesare e Claudia affidano il loro banco quando si assentano e ci sono anche i resti di “bottiglie e panini mozzicati” lasciati cadere nella piazza che testimoniano notti brave e trasgressive dei ragazzi di oggi sotto lo sguardo deluso e impotente di un Giordano Bruno oggi sicuramente considerato meno eretico di quando fu giudicato e dato al rogo!

La commedia è molto allegra, divertente, insaporita magistralmente dalle battute taglienti e ironiche di Cesare e degli altri protagonisti, c’è ritmo, bella musica, brillantezza, costumi variopinti e un corpo di ballo di qualità che non disdegna la recitazione. Durante tutto lo spettacolo però, non mancano le riflessioni e le considerazioni sottili su come tutto si sia trasformato, sicuramente in peggio, che alimentano nello spettatore la consapevolezza che Campo de’ Fiori non tornerà mai più come una volta!

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