La scomparsa di Ennio Morricone.

Un grande musicista, un uomo semplice.

Roma, 6 luglio 2020. La notizia della scomparsa di Ennio Morricone stanotte in una clinica romana ci rende partecipi di un piccolo ricordo e saluto ad uno dei più grandi artisti della musica italiana.

Musica ma anche e soprattutto cinema, perché il Maestro è stato connotato come uno dei più significativi compositori di colonne sonore della cinematografia mondiale.

Forse è stato per troppo tempo identificato quasi come un comprimario dei film di Sergio Leone, a cui era legato da profonda amicizia giovanile, ma quando si firmano capolavori come le musiche de Gli Intoccabili, Mission, C’era una volta in America, La battaglia di Algeri, tanto per citare le prime che ci vengono in mente, il riscontro di un grande è oggettivo.

Nel libro Leggende, edito da Attualita.it, scrissi un racconto, L’estasi dell’oro, ricordando la scena del film Il Buono, il Brutto, il Cattivo dove Tuco/Eli Wallach corre come un pazzo alla ricerca disperata di una tomba, in un cimitero con più di mille sotterrati, dove c’erano sepolti 200.000 dollari. E’ il brano che ancora oggi mi da delle emozioni uniche. La musica che accompagna Tuco è un crescendo che rende a meraviglia l’idea della spasmodica ricerca e Morricone utilizza nel pezzo una vocalist, prima volta assoluta, a supporto; la utilizzerà successivamente anche in C’era una volta il west, nel tratto riguardante Jill/Claudia Cardinale.

Salutiamo quindi un’eccellenza italiana, che ha lavorato nel solco di una passione infinita e senza l’ostentazione di cui molti presunti divi si sono appropriati nella loro carriera.

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