Il grande cielo.

Avventura fluviale sul grande Missouri.

Roma, 27 novembre 2022.

 

La ricorrenza.

Un western affascinante, rigorosamente in bianco e nero, settant’anni fa nei nostri cinema, diretto da Howard Hawks: Il grande cielo.

La storia.

Jim e Boone sono due amici che si uniscono ad un gruppo di esploratori, guidati dal francese Jourdonnais, insieme a Zeb, zio di Boone.

Il “francese” e Zeb organizzano una spedizione con l’intento di risalire il fiume Missouri, per circa 2000 miglia, e commerciare liberamente pelli con gli indiani Piedi Neri.

Siamo nel 1832 e quel lungo tratto di fiume è monopolizzato dalla Missouri River Company, mentre lo scopo della spedizione è di fare concorrenza leale alla compagnia.

Zeb s’imbarca sul battello del “francese” insieme a Occhio d’anitra, una bella indiana proprio dei Piedi Neri, che lo stesso Zeb ha salvato qualche tempo prima da una tribù nemica.

Occhio d’anitra è figlia di un capo indiano e per Zeb costituisce una sorta di carta di credito per quando ci sarà da incontrare i Piedi Neri nel loro territorio.

Il viaggio inizia e al primo approdo per un rifornimento Jim e Boone incontrano un indiano un po’ strano, ma simpatico, a cui danno nome Pelleeossa.

Andando avanti gli uomini della Missouri River Company creano dei problemi al battello del “francese”, tentano d’incendiarlo e catturano Occhio d’anitra.

L’incendio viene domato alla svelta e Jim e Zeb riescono a liberare Occhio d’anitra lasciando un avvertimento minaccioso a non interferire nel prosieguo del viaggio, nei confronti della spedizione del “francese”.

La presenza di Occhio d’anitra, che non parla una parola della lingua dei bianchi, crea qualche turbamento in Jim e Boone che cominciano a marcarsi stretto.

Il battello prosegue la sua marcia e sempre più si addentra nei territori controllati dagli indiani e in un ansa del fiume vengono attaccati dai Crow, nemici dei Piedi Neri.

Jim, Boone, Zeb, Pelleeoosa e Occhio d’anitra scendono dal battello per meglio fronteggiare gli attacchi e si rendono conto che insieme ai Crow ci sono alcuni esponenti della Missouri River Company.

Jim prende un sentiero e si allontana dagli altri ed al momento del ricongiungimento, in un luogo concordato, Jim non si fa vedere.

Il tempo passa e Boone, insieme a Pelleeossa e Occhio d’anitra, va alla ricerca dell’amico che ritrova ferito ad una gamba, esausto e febbricitante, nascosto nella boscaglia.

Occhio d’anitra lo cura alla maniera indiana ossia stringendolo a se in modo che il calore del proprio corpo compensi il freddo e l’umidità del vicino fiume.

Agli occhi di Boone l’atteggiamento di Occhio d’anitra sembra non concedergli alcuna speranza.

Nel frattempo il battello riprende la marcia, cercando di recuperare più avanti coloro che sono scesi per respingere l’attacco dei Crow.

Passano alcuni giorni e Jim riprende le forze e pian, piano, guarisce dalla ferita e con molta cautela, insieme agli altri, cercano di recuperare il battello nel punto stabilito.

Al momento del ricongiungimento, ad un bivacco, i nostri vedono alcuni esponenti della Missouri River Company trattare con Zeb ed il “francese” il carico delle pelli.

Gli esponenti della compagnia fingono di voler assicurare protezione al battello, dagli attacchi dei Crow, ma l’arrivo dei nostri manda all’aria il loro piano.

La pallottola che ha ferito Jim combacia perfettamente con le stesse in dotazione agli uomini della compagnia che tentano di reagire ma vengono sopraffatti dai nostri.

Ormai nessun problema si pone più nell’ultimo tratto prima dell’accampamento dei Piedi Neri ed i commerci delle pelli possono iniziare.

Occhio d’anitra torna tra la sua gente e disegna il finale della storia in maniera inaspettata…

Curiosità.

Dopo aver diretto Il fiume rosso nel 1948, Howard Hawks si cimenta in un’avventura fluviale di largo respiro tra cieli infiniti e le foreste.

Il tema classico è la frontiera, l’amicizia virile e la donna contesa, con l’aggiunta del maestoso fiume Missouri.

Il ruolo di pionieri dei protagonisti, leali e coraggiosi, viene sviluppato da Hawks proprio nei rapporti commerciali che intrattengono con gli indiani.

Il grande cielo, titolo originale The Big Sky, è coetaneo di Mezzogiorno di fuoco forse nella stagione più bella del grande western dai temi forti.

Protagonisti.

Kirk Douglas è Jim, in un ruolo maschio risaltato dal corposo doppiaggio di Arnoldo Foà che non sfigura affatto nel paragone col mito John Wayne.

Dewey Martin è Boone, un tono inferiore rispetto a Douglas, con Arthur Hunnicutt ottimo caratterista nella parte di Zeb ed il simpatico Hank Worden che interpreta Pelleeossa.

Elizabeth Threatt è Occhio d’anitra, una meteora misteriosa, affascinante, alla sua prima ed ultima apparizione sugli schermi cinematografici.

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