Milano, emergenza sicurezza: il caso dell’accoltellamento riapre lo scontro politico

L'aggressione della manager ha innescato una forte polemica sulla gestione dell'ordine pubblico: la vittima resta in prognosi riservata, mentre cresce l'allarme sicurezza urbana.

L’aggressione avvenuta a Milano, che ha visto una manager colpita con un fendente in Piazza Gae Aulenti, ha scosso profondamente la città, riaccendendo i riflettori sulla sicurezza urbana. L’episodio, risalente al 3 novembre 2025, ha visto come vittima una manager di Finlombarda. L’aggressore, identificato come il 59enne Vincenzo Lanni, è stato rintracciato e arrestato dai Carabinieri in meno di 12 ore, ma il caso resta aperto e al centro di un acceso dibattito.

L’uomo era stato scoperto in un hotel in zona Stazione Centrale, in via Vitruvio, grazie al lavoro degli investigatori che hanno incrociato le immagini delle telecamere con una segnalazione cruciale: la donna che ha riconosciuto il fratello gemello nel filmato diffuso dalle forze dell’ordine.

L’aggressore, dopo aver colpito la donna, si era subito dileguato allontanandosi a passo svelto, ma era stato ripreso da diverse telecamere a circuito chiuso. Il lavoro degli investigatori è stato determinante, incrociando testimonianze e immagini.

La vittima e l’aggressore: aggiornamenti e precedenti

L’episodio si è consumato tra Gae Aulenti e la Biblioteca degli alberi. La vittima, 43 anni, manager di Finlombarda, fu colpita alla schiena senza motivo apparente.

La donna è stata sottoposta a un’operazione d’urgenza all’Ospedale Niguarda a causa delle gravi lesioni subite a polmone e milza. Sebbene la manager sia fuori pericolo di vita immediato, il decorso post-operatorio è complesso. Attualmente, la vittima resta in prognosi riservata, mantenendo alta l’attenzione sul caso.

L’aggressore, Vincenzo Lanni, originario di Bergamo, si trova attualmente in carcere. Dalle indagini è emerso che Lanni era stato allontanato da una comunità di recupero del Varesotto prima dell’attacco. Il 59enne è risultato essere un recidivo, avendo un precedente analogo risalente a 10 anni fa, un elemento che alimenta le critiche sulle procedure di controllo e vigilanza degli individui con problemi psichiatrici e precedenti penali.

L’accoltellamento

L’accoltellamento si è consumato tra Gae Aulenti e la Biblioteca degli alberi. La vittima, colpita alla schiena senza motivo apparente con una lama lunga 25-30 centimetri, è stata trasportata in gravi condizioni all’Ospedale Niguarda. È rimasta cosciente durante i primi soccorsi ed è stata sottoposta a un’operazione d’urgenza di due ore dal team guidato da Stefania Cimbanassi. La lama avrebbe perforato un polmone e la milza. La 43enne, sebbene ora sia in coma farmacologico, non è in pericolo di vita immediato, ma la prognosi resta riservata

Milano: il dibattito sulla sicurezza si riaccende

L’aggressione in una zona centrale e frequentata come Gae Aulenti ha agito da catalizzatore per un dibattito politico e sociale che si protrae da mesi. I recenti dati sull’aumento percepito dei reati aggressivi (percosse, lesioni, rapine, violenze sessuali) e dei reati contro il patrimonio (scippi e furti, con aumenti segnalati anche del 10% in alcune aree centrali) hanno innescato un acceso confronto tra l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine.

La città, spesso soprannominata dai critici “Gotham City”, continua a registrare notti di aggressioni nelle aree della movida (Corso Como, Piazza Sempione), oltre a risse che coinvolgono persone in stato alterato da alcol e droghe. Il grave episodio nel cuore della “nuova Milano” evidenzia una presunta mancanza di controllo del territorio in specifiche fasce orarie e zone nevralgiche, alimentando le crescenti preoccupazioni dei cittadini sulla percezione di sicurezza in città.

Exit mobile version