Un piccolo ma prezioso tesoro della natura è tornato a farsi vedere nella pineta di Marina di Sibari: lo scoiattolo nero (Sciurus meridionalis), specie rara ed endemica del Sud Italia. Purtroppo è minacciato dalla perdita dell’habitat e dalla competizione con lo scoiattolo grigio (specie invasiva americana) che sta colonizzando diverse aree d’Italia. Il recente avvistamento in Calabria rappresenta un evento di grande rilevanza naturalistica, trattandosi di un animale riconosciuto solo in tempi recenti come specie autoctona esclusiva proprio della Calabria e Basilicata. La presenza dello scoiattolo nero conferma ancora una volta l’elevato valore ambientale dell’area di Marina di Sibari e dell’intero comprensorio della Sibaritide, un territorio che conserva ecosistemi delicati e di grande importanza per la biodiversità.
Un patrimonio naturale che necessita di attenzione, tutela e politiche di conservazione sempre più mirate, soprattutto in un contesto segnato da crescenti pressioni antropiche.
Le foto sono di Giovanni Carnemolla avvistamento presso Bosco Malboschetto a Latronico
Lo scoiattolo nero è un vero e proprio orgoglio della biodiversità italiana. Spesso confuso con una semplice variante cromatica dello scoiattolo rosso, è stato riconosciuto ufficialmente come specie autonoma solo nel 2017 grazie a studi genetici e morfologici. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo “fantasma dei boschi”.
Dove vive?
È una specie endemica del Sud Italia, il che significa che non si trova in nessun’altra parte del mondo allo stato selvatico.
- Areale principale: vive esclusivamente nei complessi boschivi della Calabria (Sila, Aspromonte, Serre, Pollino) e in alcune zone limitrofe della Basilicata.
- Habitat: predilige i boschi misti di conifere e latifoglie, tra i 600 e i 1.500 metri di altitudine. Lo si vede spesso saltare tra i pini loricati o i castagni.
Origini e Storia
Le origini dello scoiattolo nero risalgono alle glaciazioni:
- Isolamento: durante le ere glaciali, alcune popolazioni di scoiattoli rimasero isolate nelle zone più calde del Sud Italia.
- Differenziazione: l’isolamento geografico (causato dalle catene montuose e dai cambiamenti climatici) ha permesso a questa popolazione di evolversi separatamente dallo scoiattolo rosso europeo (Sciurus vulgaris).
- Identità: per oltre un secolo è stato considerato una sottospecie, finché il DNA non ha confermato che si tratta di una specie a sé stante.
Caratteristiche e Curiosità
Oltre al colore, ci sono dettagli affascinanti che lo rendono unico:
- Il “look” bicolore: sebbene sia quasi interamente nero, ha il ventre bianco candido, un contrasto molto elegante e utile per il riconoscimento.
- Più grande e robusto: rispetto allo scoiattolo rosso comune, quello nero è più grande e pesante di circa il 35%.
- Il nome greco: il nome Sciurus deriva dal greco Skia (ombra) e Oura (coda), letteralmente “colui che siede all’ombra della propria coda”.
- Un “giardiniere” smemorato: come i suoi cugini, nasconde noci e semi nel terreno per l’inverno. Spesso dimentica dove li ha messi, favorendo involontariamente la nascita di nuovi alberi e la rigenerazione della foresta.
Attenzione a non confonderlo!
Se vedi uno scoiattolo scuro nel Centro o Nord Italia, quasi certamente è uno scoiattolo rosso in fase melanica (scura) o uno scoiattolo grigio. Quello “vero” meridionale si trova solo se sei a sud del massiccio del Pollino!
Le considerazioni del naturalista Salvatore Golia
A raccontare l’emozione dell’incontro è il naturalista Dott. Salvatore Golia, testimone diretto dell’avvistamento:
«Sono davvero emozionato per l’incredibile incontro che ho fatto oggi nella pineta di Marina di Sibari. Dopo anni che non ne vedevo uno, ho avuto la fortuna di rivedere uno scoiattolo nero. È sempre un’emozione unica, perché si tratta di uno degli animali più rari d’Europa, presente quasi esclusivamente tra Calabria e Basilicata». Il Dott. Golia sottolinea come l’incontro sia stato anche occasione di riflessione: «Rivederlo mi ha fatto pensare a quanto siano preziosi i nostri ecosistemi. Che altro aggiungere? Conserviamo ciò che abbiamo e, soprattutto, ciò che amiamo».
Parole che richiamano l’importanza della consapevolezza ambientale e del rispetto per la natura, elementi fondamentali per garantire un futuro a specie così rare e agli habitat che le ospitano.
Oltre l’avvistamento: un impegno per la biodiversità
L’avvistamento dello scoiattolo nero a Marina di Sibari non è soltanto una bella notizia per gli amanti della natura, ma un segnale forte che invita istituzioni, cittadini e visitatori a riscoprire, rispettare e custodire i tesori naturali del territorio.
Il ritorno dello scoiattolo nero tra i pini di Marina di Sibari è una notizia che scalda il cuore, ma che ci impone anche una riflessione profonda: la natura resiste, a patto di lasciarle lo spazio necessario per farlo. Questo piccolo mammifero, riconosciuto solo recentemente come specie a sé stante, è l’emblema di una Calabria selvaggia e preziosa che continua a sorprenderci proprio dove la pressione dell’uomo è più sentita.
Sibari e l’Area SIC “Casoni di Sibari”: un ecosistema da proteggere
L’avvistamento dello scoiattolo nero assume un significato ancora più rilevante se collocato nel contesto ambientale in cui è avvenuto. La pineta di Marina di Sibari è infatti contigua all’Area SIC “Casoni di Sibari”, riconosciuta come Sito di Interesse Comunitario (Rete Natura 2000).
Quest’area rappresenta uno degli habitat più importanti della Calabria ionica, caratterizzata da zone umide, pinete costiere e una fauna di elevato pregio naturalistico. La presenza di specie rare e protette è un indicatore chiaro della buona qualità ambientale del sito, ma anche un monito sulla fragilità di questi equilibri naturali.
Proteggere l’area SIC “Casoni di Sibari” e i corridoi ecologici della Sibaritide non è più solo un auspicio dei naturalisti, ma un dovere civico. Come suggerito dalle parole del Dott. Salvatore Golia, ogni avvistamento è un dono che richiede in cambio rispetto e politiche di conservazione attive. Soltanto attraverso la consapevolezza collettiva e una gestione oculata del territorio potremo far sì che lo scoiattolo nero smetta di essere un “fantasma dei boschi” per tornare a essere il legittimo e visibile custode del nostro patrimonio naturale.
Una pagina Facebook dedicata allo scoiattolo nero della Calabria e Basilicata
