A pochi giorni di distanza dalla conclusione del Summit sui Cambiamenti Climatici, ovvero la 17esima Conferenza Internazionale sul Clima, delle Nazioni Unite (Cop 17), tenutasi in Sud Africa a Durban, alla presenza di ben 195 rappresentanti di tutti i Paesi del Mondo, sia industrializzati sia in via di sviluppo, appare evidente come uno degli impegni maggiori da parte di tutti, governanti, scienziati, tecnici ed addetti ai lavori, sia quello di far conoscere e divulgare il più possibile, a tutti i livelli sociali,  lo schema delle conclusioni del Cop 17. 
 
 
  Come è noto, i quattro punti sui quali,  alle ore 4,44 del mattino dell 11 dicembre 2011, il Ministro degli  Esteri Sudafricano, Maite Nkoana-Mashabane ha dichiarato chiusa la  Conferenza dopo 12 giorni di discorsi, tavole rotonde e trattative, sono  i seguenti: 1) Estensione di Kyoto-1 : via libera per un Kyoto-2 dal  2013, e almeno fino al 2017, quale ponte verso un accordo globale; 2)  Accordo dal 2020: via libera ai negoziati per un nuovo trattato globale;  la forma giuridicamente vincolante sarà decisa nel 2015, ed entrerà in  vigore a partire dal 2020; 3) I livelli della CO2 : il nuovo strumento  giuridico ha, come mandato, quello di aumentare i livelli di ambizione  per quanto riguarda il grande problema della riduzione delle emissioni  di gas serra; 4) Fondo Verde: è stato definito ed approvato il Fondo  Verde per il Clima, che prevede fino a 100 miliardi di dollari allanno  entro il 2020 a favore delle nazioni emergenti; via libera anche ad  importanti meccanismi per la protezione delle foreste in tutti i  continenti; novità per quanto riguarda la cattura e lo stoccaggio della  CO2. Ecco, questi sono i quattro punti sui quali si dovrà lavorare,  seriamente ed intensamente, a tutti i livelli, da oggi fino al 2020: ma  per far questo, e soprattutto per ottenere risultati significativi, e  condivisi da tutti, secondo me, e secondo molti altri ricercatori e  tecnici del settore ambiente ed energia, risparmio energetico ed energie  rinnovabili, è indispensabile ed indifferibile una capillare opera di  conoscenza, di riflessione e di divulgazione di quanto comportino, nella  vita di tutti i giorni,  di tutti noi, i quattro punti prima indicati  ed elencati. Per quanto riguarda il livello politico, dei nostri  governanti centrali e di quelli periferici, di regioni e province, sono  ovviamente aperti e funzionanti perfettamente tutti i canali di  interscambio informativo  a livello internazionale, per i quali sono  proprio le Nazioni Unite a tenere sempre desta la attenzione di tutti i  Paesi interessati. Per quanto riguarda il livello intermedio della  popolazione adulta, sarebbe bene che tutti i media, radio e televisioni,  giornali e riviste, ospitassero, da qui in avanti, articoli  tecnico-scientifici redatti da persone che operano tutti i giorni,  professionalmente, nei campi prima menzionati, evitando  se possibile  -  di ospitare articoli o istanze eccessivamente sbilanciati su un  versante o sullaltro; ovvero articoli, interventi, petizioni o altro  che siano straordinariamente catastrofisti, così come,  allopposto,  articoli che neghino del tutto la serietà e la gravità della attuale   situazione climatica del nostro Pianeta, inneggiando ad un ingiusticato  ottimismo, del tutto inadeguato alle evidenze dei dati e delle  conclusioni della maggior parte dei ricercatori di tutti i continenti.  Vi è infine un altro livello, quello degli studenti delle scuole medie e  dei licei, i giovani di oggi che rappresentano il futuro del nostro  Paese e della Unione Europea: è bene che questa vasta fascia di futuri  dirigenti, ricercatori, politici, amministratori e cittadini, sia messa  bene al corrente, oggi, di che cosa si debba sapere e fare per  assicurare il mantenimento del nostro Pianeta in condizioni vivibili,  per un domani sereno, sano ed eco-compatibile a tutti i livelli. A Roma e  nel Lazio, per citare un esempio che vivo da protagonista da più di un  anno, gli studenti della Regione partecipano periodicamente e molto  attivamente, nelle aule delle loro stesse scuole, a seminari e convegni,  della durata di una intera giornata, nei quali si alternano  ricercatori, tecnici ed esperti nel campo ambientale ed energetico, che  hanno lo scopo di illustrare concetti ed iniziative ben compatibili con  gli impegni presi a livello globale, prima a Kyoto e adesso a Durban. Si  tratta della Associazione Culturale Periti Industriali Trafelli, di  Nettuno (provincia di Roma), una associazione benemerita, presieduta da  Elvio Vulcano e composta da Andrea Bottone, Paolo Favari, Stefania  Vulcano, Loris Giovanelli, Emanuela Gravina e Rocco De Caro, che si sta  prodigando (con proprie risorse e con pochissimi aiuti da parte delle   istituzioni pubbliche) per divulgare il più possibile il verbo del  risparmio energetico in tutta la Regione. Ovviamente, dati gli ottimi  risultati conseguiti in questo primo anno di attività didattica e  divulgativa, le richieste di interventi e di collaborazione si stanno  intensificando, e provengono da molti, moltissimi istituti scolastici di  Comuni piccoli e grandi, in provincia di Roma e nelle altre quattro  Province del Lazio. Personalmente, ritengo che questo esempio, che  esiste già in altre regioni italiane, dal nord al sud, vada seguito e  proseguito in maniera sempre più vasta e capillare, allo scopo di  ottenere il massimo risultato possibile in casi del genere: la  consapevolezza e la condivisione dei concetti portanti nel campo  dellambiente, dellenergia e del risparmio energetico da parte della  maggior parte possibile dei giovani del nostro Paese, degli attuali  studenti delle scuole medie e superiori. Solo in questo modo sarà  possibile costruire un futuro positivo e concretamente attivo, con un  vocabolario e un senso comune responsabilmente indirizzato in campo  ecologico, con la certezza che gli appuntamenti del 2015, del 2020, del  2050, è così via, non rappresentino soltanto dei numeri e delle date  del calendario, bensì dei traguardi concreti ed effettivi, tagliati i  quali, tutte le popolazioni del nostro Pianeta potranno guardare al  proprio futuro, e a quello dei propri figli e nipoti, con maggiore e  giustificato ottimismo, rispetto a quanto accada a tutti noi in questi  mesi, in questi anni. Auguri, Pianeta Terra !