IL DECALOGO “ANTI DIABETE”

Prevenire e curare il diabete con il minor ausilio dei farmaci è possibile? Al quesito, risponde il Prof. Vincenzo Sforza,Endocrinologo e Internista Responsabile del Raggruppamento Medico della Casa di Cura Villa Tiberia, con sede in Roma, via Emilio Praga 26, tel. 06/820901, accreditata SSN nonchè convenzionata con le assicurazioni private.


(Prof. Enzo Sforza)

Certamente uno stile di vita sano, caratterizzato da un’alimentazione corretta e da un’attività fisica regolare può prevenire, o quantomeno ritardare, l’insorgenza del diabete di tipo 2 e costituire una “terapia” efficace tanto quanto l’effetto di alcuni farmaci comunemente impiegati nella cura del diabete mellito.
Questi consigli, che sembrano banali e di comune buon senso, sono invece frutto di anni di ricerche scientifiche sul diabete che, ormai, colpisce molto frequentemente anche nei paesi poveri del cosìddetto Terzo Mondo.
Alcune maggiori multinazionali del farmaco stanno continuando a investire miliardi di dollari per trovare una soluzione. I risultati di queste ricerche hanno apportato nuovi farmaci davvero efficaci, se ben utilizzati. Ma la chiave della prevenzione e del controllo del diabete di tipo 2, quello legato al sovrappeso e all’obesità (a differenza del tipo 1 giovanile) è l’attività fisica.
Le regole per avvantaggiarsi di questa opportunità a costo zero, cui il paziente dovrebbe essere adeguatamente educato ad osservare, sono state raccolte in un decalogo, che è uno degli strumenti della campagna «Dawn» (Diabetes Attitudes Wishes & Needs), patrocinato dal Ministero della Salute, dalla IDF (International Diabetes Federation) e da Diabete Italia, consorzio scientifico costituito dalla Società Italiana di Diabetologia (SID) e dall’Associazione Medici Diabetologi (AMD).
In sintesi vengono prescritti 60 minuti di attività al giorno, che possono essere suddivisi in tante frazioni. Ad esempio, una camminata a passo veloce la mattina, salire le scale tutte le volte che è possibile, ginnastica a casa.
IL DECALOGO.
1) Una regolare attività fisica è necessaria per ottenere un buono stato di salute psico-fisica e migliorare la qualità della vita.
2) La sedentarietà e una cattiva alimentazione predispongono l’insorgenza delle moderne malattie croniche: obesità e diabete di tipo 2.
3) La crescita vertiginosa di obesità e diabete nell’adulto e nel bambino devono essere contrastate in prima istanza, con la modifica degli stili di vita: alimentazione e attività fisica.
4) Un sano stile di vita – attività fisica regolare e alimentazione corretta – è in grado di prevenire o ritardare l’insorgenza del diabete di tipo 2 ed è un mezzo terapeutico efficace al pari della terapia farmacologica. Nelle persone con diabete di tipo 1 contribuisce, unitamente alla terapia farmacologica, a un consapevole miglioramento nella gestione del controllo metabolico, del benessere psico fisico e dell’autostima.
5) Un sano stile di vita prevede almeno 30 minuti al giorno di attività fisica di intensità lieve-moderarata.
6) Per ottenere maggiori benefici è necessario un impegno complessivo di 60 minuti in attività fisica ad intensità moderata-intensa nell’arco della giornata.
7) Per intraprendere un programma di esercizio sicuro ed efficace sono fondamentali una valutazione preliminare da parte del medico, la prescrizione e la supervisione dell’esercizio da parte dell’esperto in attività motoria.
8) Qualora non sussistano controindicazioni è auspicabile integrare nell’esercizio aerobico (cammino, bicicletta, nuoto) l’esercizio di forza (esercizi con i pesi) unitamente a esercizi per la flessibilità (ginnastica a corpo libero).
9) L’intregrazione tra l’attività fisica nel tempo libero e l’esercizio fisico supervisionato e controllato è la condizione ideale per ottenere i massimi benefici.
10) Per trasformare questi principi in azioni è necessaria l’interazione dei principali attori coinvolti nel processo: istituzioni, medici, esperti dell’esercizio, associazioni di persone con diabete ed educatori.
Dunque mangiare meglio e muoversi di più può, a buon diritto, essere considerata un’arma fondamentale nel prevenire e contrastare il diabete.
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