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Rottamazione quinquies per i debiti con l’AdER: cartelle e rate come funziona

Arriva una nuova rottamazione, la quinquies per i debiti: ecco come dovrebbero essere cartelle, rate e modalità

La “Rottamazione quinquies” è nuova misura di pace fiscale allo studio, probabilmente da inserire nella Legge di Bilancio 2026, con l’obiettivo di consentire ai contribuenti di estinguere i debiti iscritti a ruolo con condizioni agevolate e di permettere allo Stato di recuperare crediti pregressi. Ecco cartelle e rate. Vediamo anche i limiti, ossia i perimetri entro cui ci si può muovere, giacché la misura non riguarderà tutti. Parliamo di cartelle esattoriali e debiti affidati all’agente della riscossione, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER).

Modalità

  • Adesione: le domande di adesione dovranno essere presentate telematicamente attraverso i canali ufficiali di Agenzia delle Entrate-Riscossione.
  • Gestione: è l’Agenzia delle Entrate-Riscossione che si occuperà di elaborare le richieste, inviare al contribuente il prospetto delle somme dovute senza sanzioni e interessi (la cosiddetta Comunicazione delle somme dovute) e gestire il piano di pagamento rateale, che dovrebbe estendersi fino a 108 o 120 rate mensili.

In sostanza, sebbene i debiti riguardino spesso tributi originati dall’Agenzia delle Entrate o da altri enti (come INPS o Comuni), il procedimento di rottamazione si svolge interamente con e tramite Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Ecco i punti principali emersi dalle ipotesi e dalle discussioni (che sono ancora in attesa di conferma definitiva con la pubblicazione della normativa):

  1. Oggetto della Definizione Agevolata:
    • Riguarda i debiti affidati all’Agente della Riscossione (Agenzia delle Entrate-Riscossione) in un ampio arco temporale, ad esempio tra il 2000 e il 2023 (o fino a fine 2024, secondo alcune fonti).
    • Potrebbero rientrare imposte erariali (IRPEF, IVA, IRES), contributi previdenziali (INPS) e, a seconda delle decisioni finali, anche tributi locali (IMU, TARI) e multe stradali, anche se alcune ipotesi recenti tendono a escludere le multe e i tributi locali.
  2. Agevolazioni Previste:
    • Pagamento del solo capitale: l’elemento centrale è l’azzeramento di sanzioni, interessi di mora e dell’aggio di riscossione. Il contribuente pagherebbe quindi solo l’importo originario del debito (capitale) più eventuali oneri di notifica e riscossione.
  3. Modalità di Pagamento e Durata:
    • Rateizzazione estesa: la novità più significativa è la possibilità di un piano di rateizzazione molto più lungo rispetto alle precedenti rottamazioni. Si parla di un massimo di 108 rate mensili (9 anni) o, in alcune ipotesi, fino a 120 rate (10 anni).
    • Rate costanti: si prevede che le rate siano di importo costante, eliminando le “maxi-rate” iniziali previste in passato.
    • Rata minima e modulazione: si ipotizza una rata minima (es. 50 euro) che porterebbe a un accorciamento automatico del piano per i debiti di importo più contenuto.
    • Acconto: Potrebbe essere previsto un anticipo (es. 5% del debito) solo per importi elevati (es. sopra i 50.000).
  4. Decadenza e Contribuenti “Recidivi”:
    • Maggiore tolleranza: la decadenza dai benefici scatterebbe solo dopo il mancato pagamento di un numero significativo di rate (es. 8 rate, anche non consecutive), diversamente dalle precedenti rottamazioni dove bastava il ritardo sulla prima rata.
    • Selettività: la misura potrebbe essere più selettiva, escludendo i contribuenti “recidivi”, ossia coloro che hanno aderito a rottamazioni precedenti (es. quater) senza completare i pagamenti.
  5. Effetti della Domanda:
    • La presentazione della domanda comporterebbe la sospensione delle procedure esecutive, dei termini di prescrizione e di decadenza, e impedirebbe l’iscrizione di nuovi fermi amministrativi o ipoteche. Consentirebbe anche il rilascio del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva).

Attenzione: tutti i dettagli finali, la finestra temporale di adesione e la platea esatta dei debiti ammessi, saranno definiti solo con l’approvazione definitiva del testo normativo (probabilmente all’interno della prossima Legge di Bilancio 2026).

Rottamazione migliorata

La quinta edizione della sanatoria – pace fiscale che porta denaro sicuro nelle casse dello Stato – risolvere le criticità che hanno portato al flop delle precedenti edizioni. In passato, le prime due rate erano troppo alte. Se il debitore è in difficoltà, chiaro che non aderisce. Se si danno solo 18 rate, è poco. Serve tempo, ossigeno. Sì quindi a un inizio meno forte e a un maggior numero di rate con cadenza mensile. Il piano di rientro prevede versamenti graduali e meno insostenibili. In parallelo, no ai furbetti che vincono non pagando vecchi debiti, a discapito di chi versa tutto con regolarità. Un equilibrio difficile da trovare.

Redazione

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