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Roma Jazz Festival 2025, 49ª edizione tra Harmony, Coltrane e nuove frontiere sonore

Dal 1° al 23 novembre tra Auditorium Parco della Musica, Casa del Jazz e Abbazia di Fossanova. La 49ª edizione del Roma Jazz Festival celebra l’armonia come linguaggio universale


Con oltre venti concerti tra l’Auditorium Parco della Musica, la Casa del Jazz e l’Abbazia di Fossanova, il Roma Jazz Festival 2025 si conferma tra i grandi protagonisti della scena culturale autunnale, fondendo tradizione e nuove frontiere sonore nel segno di Harmony. E’ in pieno svolgimento e, fino al 23 novembre, continua a portare nella Capitale i grandi nomi del jazz internazionale, i nuovi talenti e progetti speciali dedicati al dialogo tra musica, spiritualità e impegno civile.

Partito il 1° novembre con il travolgente concerto di Makaya McCraven, batterista e producer di Chicago fra gli artisti più innovativi e influenti della scena contemporanea e già arricchito dalle esibizioni di David Murray Quartet del 2 novembre. Murray è uno dei sassofonisti più autorevoli e stimati in ambito internazionale, con oltre 200 album all’attivo e una carriera costellata di collaborazioni con artisti del calibro di Max Roach, Pharoah Sanders e Gregory Porter. Il 4 novembre spazio al talento poliedrico del bassista, polistrumentista e compositore americano Joe Sanders, noto per la sua capacità di fondere con estrema disinvoltura jazz, samba, blues, R&B, groove afro-latino e musica classica. Noto sideman in progetti di alto profilo ma anche apprezzatissimo bandleader, Sanders arriva al festival con il suo ultimo progetto Parallels che rappresenta il punto di maturità artistica, confermandolo come uno dei protagonisti del jazz contemporaneo. Fra gli appuntamenti più attesi del Roma Jazz Festival, quello di mercoledì 5 novembre riservato a Bilal, uno dei nomi più rispettati del panorama musicale mondiale, un artista che ha conquistato pop star come Beyoncè e artisti del calibro di Jay-Z, Erykah Badu, The Roots, Kendrick Lamar e Solange.

Il Festival prosegue oggi, 7 novembre, con il live della sassofonista londinese Camilla George, tra le voci più originali della nuova scena afro-britannica.

Con il tema “Harmony”, scelto dal direttore artistico Mario Ciampà, il Festival si ispira al pensiero di Martin Luther King Jr. e John Coltrane, simboli di giustizia, pace e unione interiore:

“La vera pace non è solo assenza di guerra, ma presenza di giustizia e armonia dell’anima con l’universo” – ricorda Mario Ciampà, fondatore e direttore artistico dell’importante kermesse – “Il jazz diventa così un linguaggio di empatia e consapevolezza, un viaggio collettivo verso l’equilibrio tra mente, corpo e spirito.”


John Coltrane: il suono come preghiera universale

In occasione del Giubileo 2025, il Roma Jazz Festival dedica la sua 49ª edizione al tema della spiritualità e dell’armonia, ponendo al centro la figura di John Coltrane, musicista e visionario che più di ogni altro ha saputo trasformare il jazz in un atto di fede laica e di elevazione interiore.

Coltrane non fu soltanto un innovatore del sassofono, ma un vero mistico del suono: attraverso la musica cercava un dialogo costante con il divino, una comunione che travalicava generi, religioni e confini.
Con lui, il jazz divenne linguaggio di meditazione, preghiera universale, vibrazione spirituale.

Pubblicato sessant’anni fa, A Love Supreme rappresenta il vertice di questo percorso. Più che un album, è una testimonianza spirituale: una suite che unisce intensità espressiva e tensione trascendente, un inno alla gratitudine e alla ricerca del sacro nell’essere umano. Ancora oggi, quell’opera risuona come un manifesto di spiritualità libera e non dogmatica, un invito all’armonia tra sé e l’universo.

Un festival lungo 23 giorni tra jazz, teatro e spiritualità

Giunto alla 49ª edizione, il Roma Jazz Festival si svolge tra l’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, la Casa del Jazz e, per la prima volta, la Abbazia di Fossanova a Priverno (LT) – autentico gioiello dell’architettura gotico-cistercense.

Prodotto da IMF Foundation in co-produzione con Fondazione Musica per Roma, con il contributo del Ministero della Cultura e il sostegno del Municipio I di Roma Capitale, il festival è vincitore dell’avviso pubblico di Roma Capitale per le iniziative legate al Giubileo 2025, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.


Grandi protagonisti internazionali

Oltre a McCraven e Murray, il calendario vede alternarsi artisti di fama mondiale come Joe Sanders, Bilal, Amaro Freitas, Peter Erskine Dr.Um Band, Camilla George, Cecile McLorin Salvant, e nomi di spicco del panorama europeo come Hakan Basar, Adrien Brandeis, Gilad Atzmon e Bernhard Wiesinger.

Tra i momenti più attesi, l’omaggio a Alice Coltrane con Alina Bzhezhinska & HipHarp Collective insieme a Tony Kofi e Brian Jackson, e l’evento speciale Il Cantico delle Creature di Giovanni Guidi con la Priverno Jazz Orchestra all’Abbazia di Fossanova, pensato per celebrare gli 800 anni dalla composizione di San Francesco.


Jazz e teatro: la gentilezza e la memoria

La musica incontra la parola con due appuntamenti unici.
Il 3 novembre, l’ex magistrato e scrittore Gianrico Carofiglio ha portato sul palco Il potere della gentilezza in jazz, accompagnato dal sax di Piero Delle Monache, per riflettere su empatia e consapevolezza come strumenti di resistenza civile.

Il 20 novembre, alla Casa del Jazz, Paolo Damiani, Rosario Giuliani, Barbara Bovoli e Sasha Mashin renderanno omaggio a Andrea Camilleri con Un fil di fumo in jazz, patrocinato dal Comitato Camilleri 100.


Nuove generazioni e contaminazioni

Dal 10 al 15 novembre spazio ai nuovi linguaggi:
Jemma Collettivo, i lussemburghesi Dock in Absolute, l’ensemble mediterraneo L’Antidote, la pianista Sade Mangiaracina con Bonnot e Gianluca Petrella, fino ai giovani virtuosi Hakan Basar e Adrien Brandeis.
Un viaggio sonoro tra jazz, elettronica, pop, afrobeat e world music, dove ogni concerto è una diversa sfumatura di Harmony.


Fiabe Jazz e installazioni

Tornano anche i concerti dedicati ai più piccoli con Fiabe Jazz, spettacoli musicali che reinterpretano le fiabe in chiave jazzistica:

2 novembre – Aladino e il Genio della Musica

8 novembre – Kappuccetto Rosso, entrambi alle 11 all’Auditorium Parco della Musica.

Durante tutto il mese, nello spazio Sound Corner 79 dell’Auditorium, è visitabile l’installazione sonora Invisibili, camminavano verso l’altro di bMotion Collective, curata da Micol Di Veroli, che esplora il suono come impronta dell’anima.


CALENDARIO

1 novembre
Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi, ore 21
Makaya McCraven

2 novembre
Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi, ore 18
David Murray Quartet

2 novembre
Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi, ore 11
Fiabe Jazz – Aladino e il Genio della Musica

3 novembre
Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli, ore 21
Gianrico Carofiglio – Il potere della gentilezza in jazz

4 novembre
Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi, ore 21
Joe Sanders “Parallels”

5 novembre
Auditorium Parco della Musica – Teatro Studio Borgna, ore 21
Bilal

7 novembre
Auditorium Parco della Musica – Sala Petrassi, ore 21
Camilla George

8 novembre
Auditorium Parco della Musica – Teatro Studio Borgna, ore 11
Fiabe Jazz – Kappuccetto Rosso

8 novembre
Auditorium Parco della Musica – Teatro Studio Borgna, ore 21
Amaro Freitas

9 novembre
Abbazia di Fossanova (Priverno), ore 18
Giovanni Guidi / Priverno Jazz Orchestra – Il Cantico delle Creature

9 novembre
Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli, ore 18
Peter Erskine Dr.Um Band

10 novembre
Auditorium Parco della Musica – Teatro Studio Borgna, ore 21
Jemma Collettivo

11 novembre
Casa del Jazz, ore 19:30
Dock in Absolute
Auditorium Parco della Musica – Teatro Studio Borgna, ore 21
L’Antidote

12 novembre
Auditorium Parco della Musica – Teatro Studio Borgna, ore 21
Alina Bzhezhinska & HipHarp Collective / Tony Kofi / Brian Jackson – Celebrating Alice Coltrane

13 novembre
Auditorium Parco della Musica – Teatro Studio Borgna, ore 21
Sade Mangiaracina & Bonnot feat. Gianluca Petrella

14 novembre
Casa del Jazz, ore 21
Hakan Basar Trio

15 novembre
Casa del Jazz, ore 21
Adrien Brandeis

20 novembre
Casa del Jazz, ore 19:30
Camilleri in Jazz – Barbara Bovoli / Paolo Damiani / Rosario Giuliani
(con il patrocinio del Comitato Camilleri 100)

21 novembre
Casa del Jazz, ore 21
Gilad Atzmon European Quartet
(con il patrocinio del Centro Ceco di Roma)

22 novembre
Casa del Jazz, ore 21
Bernhard Wiesinger Quintet
(con il patrocinio del Forum Austriaco di Cultura)

23 novembre
Auditorium Parco della Musica – Sala Sinopoli, ore 18
Cecile McLorin Salvant


David Murray Foto di Fabrizio Sodani

LUOGHI:

Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”
Viale Pietro de Coubertin, 30 – Roma

Casa del Jazz
Viale di Porta Ardeatina, 55 – Roma

Abbazia di Fossanova
Via San Tommaso d’Aquino, 1 – Priverno (LT)


Info e biglietti

romajazzfestival.it
ticketone.it
auditorium.com
Instagram: @romajazzfestival
Facebook: Roma Jazz Festival

Joe Sanders Foto di Fabrizio Sodani

Si ringrazia per le immagini il fotografo Fabrizio Sodani, autore degli scatti che raccontano con sensibilità e professionalità il Roma Jazz Festival 2025.

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