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Roma dice addio ai cassonetti gialli per gli abiti usati: scelta giusta

Una svolta nella gestione dei rifiuti tessili a Roma. Il Comune ha deciso di rimuovere i 1.100 cassonetti gialli destinati alla raccolta di abiti usati: scelta giusta, vediamo perché

Rovistaggio e dispersione dei rifiuti: ecco perché Roma ha deciso di rimuovere i 1.100 cassonetti gialli destinati alla raccolta di abiti usati. Il direttore generale di AMA, Alessandro Filippi, ha spiegato che il modello attuale “non è più sostenibile” e ha annunciato un nuovo sistema di raccolta in luoghi protetti e controllati. Stop ad abbandoni illeciti e al degrado. Una scelta giusta e condivisibile secondo noi, che anche altri Comuni grandi e piccoli dovrebbero adottare. Proprio per proteggere l’utenza debole finale, in quanto una raccolta degli abiti usati diventa sempre più difficile.

Il nuovo modello di raccolta a Roma al posto dei cassonetti gialli per gli abiti usati

La transizione verso un sistema più controllato avverrà gradualmente. I cassonetti verranno spostati dalle strade a siti sicuri e frequentati, come parrocchie, centri commerciali, mercati, centri anziani. Il nuovo sistema prenderà il via a settembre nei Municipi X e XIII per poi essere esteso a tutta la città. Questa strategia mira a migliorare l’efficienza della raccolta e la qualità del materiale recuperato, contrastando gli abusi. Parallelamente, AMA ha già predisposto contenitori specifici per indumenti e tessili nei Centri di raccolta aperti tutti i giorni e nelle postazioni dedicate dell’iniziativa “Ama il tuo quartiere”.

Si cambia per due motivi

L’obiettivo è duplice: il posizionamento in luoghi sorvegliati dovrebbe limitare il rovistaggio e gli abbandoni impropri, garantendo che i materiali raccolti siano integri e puliti. Una raccolta più controllata consentirà di recuperare materiali tessili di migliore qualità e in maggiore quantità, favorendo un processo di riciclo più efficace. Questa riorganizzazione è il primo passo verso un modello di servizio che punta a una gestione dei rifiuti più razionale, sostenibile e a misura di cittadino.

“Stiamo portando avanti un’importante operazione di riorganizzazione che punta a razionalizzare la raccolta e aumentare la quantità e la qualità dei materiali tessili recuperati – spiega Filippi -. Il passaggio da una raccolta su strada a una basata su luoghi protetti e controllati è una scelta strategica per migliorare il servizio, contrastare gli abusi e garantire maggiore efficienza ed efficacia. Ama continuerà a investire in un modello di raccolta che metta al centro i cittadini e la sostenibilità”.

Matteo Ferrari

Giornalista di cronaca e attualità con anni di esperienza sul campo, Matteo Ferrari si distingue per la capacità di raccontare la cronaca, attualità e fatti con passione ed una particolare narrazione personale. La sua penna affilata e la sua passione per la verità lo rendono un punto di riferimento per chi cerca un'informazione affidabile, approfondita e nel contempo sintetica.
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