Il Governo Meloni interviene per salvaguardare l’ambiente: dopo i bonus per le auto elettriche, ecco le mega multe anti incivili che gettano la spazzatura su strada. Dal 9 agosto 2025 sono in vigore sanzioni pesantissime per chi lancia rifiuti dalla macchina o da un altro mezzo a motore, con ammende – nei casi peggiori – fino a 18 mila euro, stop patente fino a nove mesi, arresto, reclusione, confisca del veicolo anche se aziendale. Insomma, pesante repressione quando si inquina in un’area delicata mettendo a repentaglio natura e salute umana (e degli animali).
Multa salata e denuncia penale per chi butta rifiuti dall’auto
Le nuove norme consentono alle Forze dell’ordine l’uso di telecamere per stangare i trasgressori: sì a qualsiasi occhio elettronico, anche privato, per la lettura della targa. Così da risalire al proprietario: lo prevedono le “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi (Gazzetta Ufficiale 183 dell’8 agosto 2025)”. Non è più necessario un intervento immediato delle Forze dell’Ordine con il fermo del veicolo ma sono sufficienti le immagini.
TIPOLOGIA RIFIUTO | SANZIONE AMMINISTRATIVA | PENALE |
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Rifiuti leggeri (es. mozzicone di sigaretta, fazzoletto) | Fino a 1.188 € | Nessuna |
Rifiuti ingombranti e inquinanti (es. lattina, bottiglia di vetro, sacchetto di rifiuti) | Da 1.500 € a 18.000 € | Segnalazione alla Procura; possibilità di arresto in circostanze aggravate |
Rifiuti non pericolosi in aree protette, vicino a fiumi o in zone già inquinate | Multa salata (importo non specificato nel testo) | Reclusione da sei mesi fino a cinque anni e mezzo, che può arrivare a sette anni nei casi più gravi; possibilità di arresto anche differito |
Rifiuti pericolosi | Nessuna multa amministrativa | Reclusione da uno a cinque anni. Se l’illecito è commesso con un mezzo aziendale, la responsabilità penale si estende al titolare dell’azienda. |
L’ammenda per chi getta i rifiuti su strada
Le nuove norme distinguono chiaramente la gravità delle infrazioni. Chi si limita a gettare un mozzicone di sigaretta o un fazzoletto dovrà affrontare una sanzione amministrativa che può arrivare fino a 1.188 euro, ma senza conseguenze penali immediate.
La situazione si complica notevolmente per chi abbandona rifiuti più ingombranti e inquinanti, come una lattina, una bottiglia di vetro o un sacchetto di rifiuti. In questi casi, la multa sale vertiginosamente, con un importo che va da 1.500 a 18.000 euro. Ma non finisce qui: questo tipo di infrazione comporta anche una segnalazione alla Procura, con la possibilità di arresto in circostanze aggravate.
Il vero pugno di ferro, però, è riservato a chi si spinge oltre, gettando rifiuti non pericolosi in aree protette, in prossimità di fiumi o in zone già inquinate. Per questi reati, le pene sono severissime: oltre alla multa salata, si rischia l’arresto, che può essere anche differito, con una reclusione che va da sei mesi fino a cinque anni e mezzo, arrivando a sette anni nei casi più gravi.
Infine, la tolleranza è zero per chi abbandona rifiuti pericolosi: in questo caso, non c’è una semplice multa, ma scatta direttamente la reclusione da uno a cinque anni. E se l’illecito viene commesso con un mezzo aziendale, la responsabilità penale si estende anche al titolare dell’azienda.