Putin chiede a Erdoğan di organizzare il 15 maggio 2025 a Istanbul negoziati tra Russia e Ucraina
Poche ore fa, il presidente russo Vladimir Putin ha detto che domani chiederà a quello turco Recep Tayyip Erdoğan di organizzare il 15 maggio a Istanbul negoziati diretti tra Mosca e Kiev

Putin ha affermato poche ore fa che domani chiederà al presidente turco Recep Tayyip Erdoğan di organizzare il 15 maggio 2025 a Istanbul negoziati diretti tra Russia e Ucraina: questo potrebbe portare a un cessate il fuoco esteso, dice lo zar. In una dichiarazione notturna ai giornalisti ripresa da Ria Novosti, ha accusato Kiev di avere rifiutato varie proposte di cessate il fuoco, compreso l’ultimo di tre giorni, scaduto alla scorsa mezzanotte. “Nonostante tutto, proponiamo alle autorità di Kiev di riprendere i negoziati che loro hanno interrotto nel 2022, riprendere trattative dirette, e senza precondizioni. Proponiamo di cominciare senza indugi il prossimo giovedì, 15 maggio, a Istanbul, dove sono state tenute in precedenza e dove erano state interrotte”. Putin ha ringraziato l’amministrazione americana di Donald Trump per gli sforzi di mediazione.

La proposta di Putin
“La nostra proposta è sul tavolo e la decisione spetta ora alle autorità ucraine e ai loro curatori. Chi vuole la pace non può fare a meno di sostenerla”, ha inoltre detto Putin, citato da Ria Novosti. “Ci impegniamo a condurre negoziati seri con l’Ucraina con lo scopo di eliminare le cause profonde del conflitto e di stabilire una pace duratura”.
Nella dichiarazione pronunciata nelle prime ore di domenica, Putin non ha menzionato il cessate il fuoco di 30 giorni e ha definito “rozzi” gli “ultimatum” lanciati ieri da Kiev e dai leader dei Paesi Volenterosi, sottolineando che “chi vuole la pace non può fare a meno di sostenere” la proposta di Mosca.
Reazione di Zelensky alla proposta di Putin
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sui social ha dichiarato di aspettarsi che Mosca si impegni per un cessate il fuoco di 30 giorni a partire da lunedì e che Kiev è “pronta” per colloqui diretti con la Russia. “Non ha senso continuare a massacrare anche solo per un giorno. Ci aspettiamo che la Russia confermi un cessate il fuoco completo, duraturo e affidabile a partire da domani 12 maggio, e l’Ucraina allora sarà pronta a incontrarla“.