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“Privacy avanzata” di WhatsApp, l’AI accede ai dati personali?

La "Privacy avanzata delle chat" di WhatsApp è una funzione che non serve a impedire all'AI di accedere ai dati personali delle chat. Spieghiamo come funziona.

Domanda: con la “Privacy avanzata” di WhatsApp, l’Intelligenza Artificiale accede ai dati personali? La questione nasce perché il 22 luglio 2025 Facebook ha pubblicato un avviso sulla privacy delle chat di WhatsApp: consiglia a “tutti gli amministratori di gruppi WhatsApp” di attivare “immediatamente le impostazioni avanzate sulla privacy delle chat”. Se no, “i sistemi di intelligenza artificiale possono accedere legalmente a tutti i messaggi delle chat di gruppo, ai numeri di telefono dei membri e persino ai dati personali memorizzati sui telefoni”. In realtà, Facebook dà un’informazione fuorviante.

C’è molta confusione su questo, quindi facciamo chiarezza!

Cosa fa la “Privacy avanzata delle chat” quando è attiva

La “Privacy avanzata delle chat” di WhatsApp è una funzione che non serve a impedire all’AI di accedere ai dati personali delle chat. Serve principalmente a darti un maggiore controllo sui contenuti di una chat, limitando il modo in cui gli altri partecipanti possono condividere i tuoi messaggi e file multimediali al di fuori di WhatsApp.

Quando è attiva, impedisce agli utenti nella chat di:

  • Salvare automaticamente i media nella galleria del dispositivo.
  • Esportare la chat.
  • Chiedere a Meta AI di rispondere a domande, creare immagini o riassunti in quella specifica chat.

Su WhatsApp esiste la funzione “Privacy avanzata” per le chat one-to-one e per i gruppi. Limita il modo in cui gli altri utenti possono condividere “i tuoi messaggi e file multimediali al di fuori di WhatsApp”. Con la funzione abilitata, le persone che fanno parte della chat non possono salvare automaticamente i file multimediali nella galleria del proprio dispositivo, non possono esportare la chat e non possono usare funzioni come menzionare MetaAI e riassumere i messaggi non letti.

Accesso dell’AI ai dati personali

Le tue conversazioni personali su WhatsApp sono protette dalla crittografia end-to-end. Questo significa che nessuno (nemmeno WhatsApp, Meta o la sua AI) può leggere il contenuto dei tuoi messaggi privati mentre sono in transito. Meta AI non può accedere alle tue chat private. Può leggere solo i messaggi che gli utenti scelgono esplicitamente di inviarle o taggarla (@MetaAI).
Infatti, chat e chiamate sulla piattaforma sono protette dalla crittografia: solo chi li scrive e il destinatario potranno leggere i messaggi inviati. Inviando messaggi a Meta AI, questa utilizza la tecnologia di elaborazione privata per elaborarli in un ambiente cloud sicuro e privato che impedisce persino a Meta e WhatsApp di leggerli. Meta IA cancella anche i messaggi dopo l’elaborazione.

L’ALLARME

L’allarme circolato su questa funzione che bloccherebbe l’AI è infondato. La crittografia end-to-end protegge già le tue chat dall’accesso di Meta AI. La funzione di “Privacy avanzata” aggiunge un livello di protezione contro la condivisione esterna da parte degli altri utenti della chat, e di fatto disabilita l’uso dell’assistente AI all’interno di quella chat per le funzioni come riassunti o domande.

Cos’è Meta AI

Meta AI è una nuova funzione di WhatsApp che, se attivata, permette di avviare conversazioni con l’Intelligenza Artificiale e di creare immagini digitalmente. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana, in coordinamento con la Commissione Europea, aveva avviato un’istruttoria contro Meta Platforms, la società madre di WhatsApp, per presunto abuso di posizione dominante.

Redazione

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