Politica

Trump, dazi  e l’amicizia plurimillenaria

Lussemburgo, 20.10.2019 – In occasione della visita di Stato resa negli Stati Uniti  dal Presidente Sergio Mattarella al Presidente degli USA Donald Trump, quest’ultimo, per celebrare degnamente tale incontro alla Casa Bianca, di fronte a Diplomatici, Politici di spicco, televisioni, giornalisti e fotografi, ha voluto ricordare l’amicizia che lega ormai saldamente, da migliaia di anni, l’Italia e gli Stati Uniti d’America!
Chi ha avuto la fortuna di seguire in diretta lo ‘storico discorso’, in cui non sono mancati generosi riconoscimenti nei confronti dell’Antica Roma e dei suoi prodi abitanti, ha subito compreso che dal Presidente statunitense non si sarebbe proprio potuto sperare di più!
Il Presidente Mattarella, che seguiva compiaciuto il discorso, annuendo costantemente, per un attimo, visibilmente sorpreso, ha smesso di annuire, per poi riprendere prontamente a farlo con irreprensibile aplomb presidenziale!
Orbene, passando alle cose concrete, il nostro Presidente è poi intervenuto ricordando a tempo debito all’interlocutore l’inutilità di dazi reciproci, riuscendo a strappare a Trump una flebile promessa di un attento riesame della procedura di imposizione all’Italia dei dazi ormai incombenti.

Comunque vada a finire, gioverà ricordare che l’applicazione di tali dazi ha fatto seguito ad una decisione dell’Organizzazione Mondiale per il Commercio (WTA) che autorizzava gli Stati Uniti ad applicare dazi per 7,5 miliardi di dollari, come compensazione dei danni subiti dagli USA in conseguenza degli illegittimi aiuti di stato ricevuti indebitamente dal Consorzio europeo Airbus da alcuni Stati membri dell’Unione Europea.

Premesso che a tale Consorzio Airbus partecipano, con quote diverse, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna, logica avrebbe voluto che la ritorsione avesse riguardato principalmente questi Stati, e non altri!

Ovviamente, il Presidente Mattarella non poteva ufficialmente spingersi fino a chiamare in causa i quattro Stati Membri suindicati, invitando l’Amministrazione americana a rivalersi su questi ultimi e non sui prodotti italiani tartassati ingiustamente!
Ma,a buon intenditor poche parole.

Sperando che il Presidente Trump, oltre ad essere un gaffeur seriale, non sia anche sordo!

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