RIDATECI LA VERA DESTRA POLITICA ITALIANA

La destra italiana, di pari passo con quella mondiale, in passato ha attraversato molti momenti di cambiamento.

Nella sua fase iniziale la cultura di destra si identificava nel pensiero aristocratico e clericale. Con la nascita del Movimento Nazionalista e Futurista, alle soglie delle politiche coloniali dei primi anni del ‘900, la destra italiana ha fatto propri i valori dell’imperialismo.
Naturale conseguenza è stata la caratterizzazione politica della prima metà del secolo scorso. Ma nel corso della seconda metà del secolo, la destra ebbe il suo cambiamento più radicale diventando un movimento sociale e popolare esprimendo i suoi momenti migliori.
L’attuale governo si ritiene una coalizione di centrodestra, ma in effetti l’origine politica dei suoi parlamentari è di tutt’altra natura.
Questa situazione è una vera e propria “occupazione” logistica del Parlamento che provoca lo slittamento verso sinistra, più precisamente verso il centro, dei veri politici di destra i quali sono stati costretti a dare vita al cosiddetto “terzo polo”. Anche quest’ultima corrente politica è impropriamente denominata ed è quella che più di tutti meriterebbe la collocazione a destra per cultura, serietà e pensiero politico dei suoi rappresentanti.
La stessa Lega Nord è considerata impropriamente di destra. Non tutti ricordano che nacque come movimento trasversale di protesta verso tutti i partiti, nei primi anni di vita registrò un successo derivante dai voti di tutti gli scontenti. Ora invece, da qualcuno viene definita una corrente politica di estrema destra. Per non parlare dell’attuale premier che si definiva, quando decise di “scendere in campo”, un convinto socialista “craxiano”, quindi non certamente di destra, ma le circostanze lo costrinsero ad assumere un atteggiamento arrogante che non è una caratteristica dei politici di destra, ma è molto simile a chi ha governato il nostro Paese nella prima metà del secolo scorso (anche LUI, guarda caso, inizialmente socialista). Da sottolineare però che ha assunto “solo l’atteggiamento” in quanto lo spessore culturale non ha nulla a che vedere con Lui.
L’elettorato conservatore è desideroso di riconoscersi in una destra vera, moralmente impeccabile, che rispetti la Magistratura troppo spesso calpestata proprio da chi si definisce attualmente di destra. L’elettore ha bisogno di ritrovare i principi morali che sono alla base della propria convinzione politica.
C’è volontà di riavere una destra che rispetti le proprie tradizioni storico-politiche. Gli Italiani non vogliono più una destra “bugiarda”, che non mantiene promesse, che è contro la Costituzione. C’è bisogno di una destra vera che persegua quei valori che hanno fatto degli Italiani un popolo rispettato da tutti.  Basta con gli ex “socialisti” che occupano… la destra.
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