Cosa c’era dietro il referendum? Segnalato atteggiamento scorretto di CISL e CGIL.

 

Difficoltà per gli elettori capitolini per votare  il referendum sul contratto unilaterale deciso dalla Giunta Marino. Comunicato del Sindacato Usi Ait  Rsu Roma Capitale

Roma, 25 marzo – Dopo la vittoria dei NO, di cui abbiamo già parlato, ci è pervenuto dal Sindacato  Usi Ait Rsu Roma Capitale,  il seguente comunicato nel quale vengono segnalate delle scorrettezze dei sindacati promotori del SI con difficoltà per i lavoratori elettori di esprimere il loro voto.

Per le rispettive valutazioni, lo pubblichiamo.

Atteggiamento scorretto ed irresponsabile di CISL e di CGIL promotori del SI al referendum del 25 marzo Roma Capitale.
Liste votanti non aggiornate, sedi seggio dimezzate, precari/e non ammesse a votare pur avendone tutto il diritto hanno generato ripercussioni gravissime su questo referendum storico dove centinaia di lavoratori a tempo determinato hanno avuto grosse difficoltà ad esprimere il proprio dissenso verso una preintesa non consone alle aspettative di tanti lavoratori di Roma Capitale.

Con la facoltà di lasciare decidere ai presidenti di seggio se far votare o non far votare le precarie del settore scolastico educativo ci sono stati forti disagi e occasioni di disparità di trattamento da un seggio all’altro nei vari municipi.

Il comitato dei Si dovrà assumersi dinnanzi ai lavoratori pesanti responsabilità. Si tratta di un atteggiamento scorretto e irresponsabile, soprattutto perché un referendum dei lavoratori consente un riscontro civile e costruttivo, da importanti indicazioni sull’operato sindacale finora intrapreso e sulle aspettative settoriali in merito al contratto decentrato.

Non nascondiamo il nostro disappunto rispetto al modo con cui è stato condotto questo referendum poiché tutte le voci dei lavoratori sono sacre e vanno ascoltate. 
Con il rinnovo del contratto decentrato i lavoratori sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato si aspettano una piattaforma rivendicativa sindacale che tutela salari e professionalità dei dipendenti capitolini.

Questo referendum è una partita importante e i risultati sono lo specchio della volontà dei dipendenti capitolini.

È il lavoratore che fa il sindacato e non viceversa.

SINDACATO USI
Unione Sindacale Italiana 
Rsu Roma Capitale
Antonietta Principe”

 

 

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