Nuova legge elettorale: tutti contro tutti

In questi giorni è tornata alla ribalta la nuova legge elettorale e lo spettacolo al quale siamo costretti ad assistere è uno dei peggiori nella nostra storia recente e non abbiamo alcun modo per esprimere il nostro disappunto se non quello di  spegnere il televisore o cambiare canale…. magra consolazione !
Infatti si tratta di un grosso tormentone in cui sono tutti contro tutti, con uno spocchioso e vergognoso tentativo di contrabbandare corpose fette di potere e prestigiose poltrone con banali e sguaiate manovre volte a convincere gli Italiani che si sta lavorando per conciliare la più corretta applicazione della costituzione con gli interessi delle classi più povere e meno abbienti.
L’aspetto più inquietante che indigna la gente comune, è, però, la spasmodica ricerca di cavilli  banali e stucchevoli che alimentano il voto di protesta, oppure ingrossano il già numeroso esercito degli astensionisti, due fenomeni che non concorrono certo allo sviluppo del nostro Paese.
Provate a sentire l’opinione di un padre di famiglia che ha perso il lavoro, che non riesce a pagare il mutuo della propria abitazione ,oppure rischia lo sfratto non potendo far fronte all’affitto, e sentite loro l’importanza che danno all’italicum, al porcellum, al mattarellum   al blocco dei capilista e chi più ne ha più ne metta.
Ad onor del vero va riconosciuto che sono stati presentati circa  28 progetti di legge elettorale, ma tutti dormono sonni tranquilli nei cassetti della Commissione Affari costituzionali che non verranno mai discussi nè, tanto meno, approvati, per preconcette opposizioni trasversali.
Tuttavia, una legge per andare a votare è indispensabile e l’interesse dei big degli schieramenti che contano sembra rivolto verso l’”italicum” riveduto e corretto dalla Corte Costituzionale il 25 gennaio scorso.
Qualche buontempone l’ha assimilata alla “tela di Penelope” perché quanto si propone di giorno, si nega in serata e non stiamo facendo riferimento a “comparse” o “controfigure”, bensì ai personaggi di primo piano.
Come se ciò non bastasse, su questa legge grava ancora l’ombra sinistra di un nuovo rinvio alla Consulta che non si è espressa su tutti gli articoli e restano ancora in piedi le sentenze di alcune Corti d’Appello per cui alcuni Tribunali potrebbero chiedere una ulteriore  decisione di costituzionalità degli articoli ancora non esaminati e giudicati.
Allo stato attuale delle cose può ancora succedere di tutto e di più ed ogni espressione di trionfalismo sarebbe veramente ingenua ed inopportuna.

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