LAMPEDUSA: AVAMPOSTO DEL NORD-AFRICA!

Italia occupata nel suo 150 anniversario dell’Unità!

Con la Libia sotto l’attacco di guerra del Presidente francese Sarkozy alla ricerca di consensi elettorali e petrolio, del premier inglese David Cameron alla ricerca di petrolio e vendetta per il caso Lockerbie, l’aereo della Pan America fatto esplodere dai terroristi il 21.12.1988 e con la complicità del Presidente degli USA Barack Obama che così paga il suo debito elettorale con gli islamici, gli sbarchi sull’isola di Lampedusa, ultimo avamposto a sud dell’Italia, sono ripresi a ritmo serrato.
Infatti, Gheddafi deve pensare ai suoi problemi interni e quindi le partenze dei barconi carichi di clandestini , sono più precise degli orari dei treni delle Ferrovie Italiane.
L’Unione Europea continua a blaterare di accoglienza ma finora, tolti gli attacchi con i missili verso i libici, non ha fatto nulla.
Vero è che c’è il dovere morale di assistenza verso questi esseri umani e, senza ipocrisia, non vogliamo apparire razzisti ma ci sembra che forse anche loro debbono darsi una calmata.
Infatti, appena sbarcati, sapendo che l’Italia è il Paese del bengodi, dove tutti hanno diritti, si avanzano pretese.
Abbiamo assistito tutti a quelle poche immagini, subito censurate, di gente sbarcata dai barconi lamentarsi per la qualità del vitto, dell’accoglienza, del ricovero, arrivando persino a contestare che gli isolani dormono nelle case e loro in posti di fortuna!
In compenso, abbiamo visto anche tonnellate di plastica e avanzi di cibo gettate per terra o in mare, creando oltretutto anche un’emergenza sanitaria!
Si vedono migliaia di operatori di Polizia impegnati sull’isola, tutti sottratti alla sicurezza sulla strada. Tutti in missione e poi non ci sono i soldi per la benzina. 
Ci si chiede: ma i soldi per il mantenimento dei clandestini, delle vigilanze, dei rimpatri (quando si riesce a farli), dove si trovano se poi si è costretti a fare tagli alla cultura, alla ricerca, alla sicurezza?
L’unica nota positiva il silenzio della Chiesa, perché sarebbe ormai impossibile non rispondere alla domanda che da anni poniamo: quanti ne accolgono nelle loro immense proprietà?
A questo punto, cediamo l’isola, ormai diventata avamposto del nord-Africa, e ripieghiamo inizialmente in Sicilia, cercando un altro posto in cui emigrare noi Italiani, visto le truppe occupazionali, apparentemente disarmate, avanzare dal Sud e dal Nord che ormai hanno conquistato la nostra Nazione, proprio nel suo 150 anniversario dell’Unità d’Italia!
 
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