La vera posta in palio  ovvero  Matteo vs Matteo

Lussemburgo, 8 settembre 2019 –  Come avevamo previsto, si è conclusa rapidamente la crisi di Governo innescata dal Matteo leghista e prontamente disinnescata da quello del PD.

Per il primo, la presentazione della mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio in carica, era volta ad assestare elettoralmente ai futuri contendenti, il colpo risolutore per accentrare tutto il potere nelle sue mani.

Per il secondo si è trattato, semplicemente, di far fronte inaspettatamente ad una lotta drammatica per la sopravvivenza. Mi spiego meglio. In caso di nuove elezioni, i parlamentari PD, scelti a suo tempo dall’ex segretario del PD, non sarebbero stati candidati all’elezione dalla nuova dirigenza del Partito Democratico. Ciò avrebbe quindi decretato la fine politica di Renzi con tutti i suoi renziani!

Da qui l’imperativo, per quest’ultimi, di sopravvivere a costo di dover abbracciare gli odiati nemici del Movimento 5 Stelle! Va qui  ricordato che Renzi, dopo le ultime elezioni, si rifiutò perfino di dialogare col Movimento 5 Stelle ai fini della formazione di un Governo giallorosso!

Nel frattempo, alla luce degli eloquenti sondaggi elettorali, è risultato chiaro anche agli illuminati del Movimento che andare ora a votare con l’attuale legge elettorale, sarebbe stato un suicidio. Da qui l’invito disperato, a chiunque fosse stato d’accordo in Parlamento, a fare una legge per ridurre il numero dei parlamentari. Ciò avrebbe, ovviamente,  comportato  il cambiamento della legge elettorale vigente!

L’appello accorato è stato raccolto prontamente da tutti coloro i quali sarebbero andati incontro ad una sonora sconfitta elettorale! Quest’ultima avrebbe relegato  all’opposizione tanto  il Movimento quanto il PD, per di più divisi ,in quanto “nemici dichiarati”! A questo punto il rospo da ingoiare, è sembrato a tutti i partiti in pericolo, l’unica medicina disponibile per sopravvivere ora e  poter poi  scrivere, insieme, una nuova legge elettorale in grado di disinnescare il temuto “voto di coalizione” dei partiti del centro-destra! Adesso, dopo l’intervenuto accordo di Governo, il Movimento ed il PD si potranno confrontare in sordina su una nuova normativa elettorale studiata  dal  Pd e da far approvare al M5S,  argomento di comune e vitale importanza per il loro futuro!

A coloro i quali stanno adesso reclamando, anche trasversalmente, nuove elezioni, consigliamo di munirsi di molta pazienza: queste ci saranno (se ci saranno) solo quando i partiti al Governo avranno trovato la quadratura condivisa per varare una nuova legge elettorale di loro reciproco interesse!

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