Politica

La Costituzione italiana ed il Coronavirus. Chi deve morire?

Lussemburgo,21 marzo 2020 – Articolo 3 della Costituzione : “Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali di fronte alla legge”.
Articolo 32 : “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.
Dal combinato disposto di questi due articoli, risulta che solo la legge dello Stato può regolare i casi attinenti alla salute dei cittadini.
Veniamo ora al tema: la SIAARTI (Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva) ha recentemente inviato ai suoi iscritti, in data 6 marzo 2020, una “Raccomandazione di etica clinica per l’ammissione a trattamenti intensivi e per la loro sospensione, in condizioni eccezionali di squilibrio tra necessità e risorse disponibili”.
Orbene, con riferimento alla pandemia di COVID-19, in tale documento viene proposto agli anestesisti-rianimatori di privilegiare: “La maggior speranza di vita. Questo comporta di non dover necessariamente seguire un criterio di accesso alle cure intensive del tipo ‘first come, first served“!!!
Orbene, (premesso che il Governo giammai dovrebbe far mancare le strutture sanitarie indispensabili per la tutela della salute e la vita di tutti i cittadini) se, come stabilisce l’articolo 32, nessuno può essere obbligato ad un trattamento sanitario se non per disposizione di legge; e se ,come stabilito dall’articolo 3, tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, COME si può accettare che il verdetto inappellabile di morte per un cittadino in terapia intensiva possa essere emesso da un medico, su raccomandazione di associazioni professionali del settore o di altri organi corporativi???
Certamente un medico può e deve aver la facoltà di decidere in situazioni di emergenza, ma ciò dovrebbe avvenire soltanto in applicazione di una precisa legge di Stato, così come ci sembra di poter evincere dalla Costituzione!
La vita di un cittadino può anche essere sacrificata, ma nel rispetto di una normativa trasparente(!), qualunque essa sia!
Spetta al Potere legislativo (spesso latitante) l’applicazione tramite leggi di quanto sancito dalla Costituzione! Provvisoriamente quindi, data la situazione di drammatica gravità ed urgenza, deve intervenire il Governo, assumendosene la responsabilità – anche morale -, attraverso un decreto-legge di immediata entrata in vigore!!
La nostra vita (come quella dei nostri cari e di tutti i cittadini) è un bene sommo irrinunciabile!

Chiediamo e pretendiamo, quindi, che venga tutelata così come stabilisce la Costituzione della Repubblica italiana!!!

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