Il Cavaliere non molla

Rialzati ItaliaChi si aspettava un Berlusconi spento e contrito nel suo ultimo e tanto atteso messaggio televisivo… …credo sia rimasto un po’ deluso e forse anche un po’ sorpreso, a prescindere dal proprio credo politico e dalla propria militanza estemporanea. È certamente vero che l’amarezza, la frustrazione e l’ira funesta contro quella parte della magistratura che – a suo avviso – l’avrebbe perseguitato ininterrottamente in questo ultimo ventennio, erano palpabili ed incontrovertibili, ma la sua pacatezza e la sua determinazione erano altrettanto recepibili e categoriche nell’annunciare i progetti futuri che non si possono archiviare facendo semplicemente spallucce. Ciò che è sembrato di capire meglio e di più, è stato lo sconcerto per le ultime due condanne subite, una più pesante dell’altra, relative alla “frode fiscale” ed alla “corruzione” nel “lodo Mondadori”. A questo proposito è vero che egli sia uno degli uomini più ricchi del nostro Paese, ma una tegola di 550 milioni di euro, fa molto male a chiunque. Inoltre vengono coinvolti le sue aziende, considerate i gioielli di famiglia, ed in particolare i propri figli che le conducono e ciò crea sconcerto e giustificato sbalordimento. Allo stato attuale delle cose è estremamente difficile immaginare le sue prossime mosse perché tutti sanno che si tratta di un leader imprevedibile e spesso mutevole, per cui si possono fare soltanto delle ipotesi col rischio di vedersele smentire da un momento all’altro. Secondo i cosiddetti bene informati, si dà per scontata la sua decadenza dal Senato dal momento che gli schieramenti sono netti, definiti e ben determinati. Certo, potrebbero entrare in azione i “franchi tiratori”, ma nessuno si fa molte illusioni, perché le ricadute sul PD sarebbero devastanti e, al tempo stesso, non ne trarrebbe vantaggi spendibili in tempi brevi. La ricostituzione di “Forza Italia” potrebbe anche rivelarsi producente ed incoraggiante, ma per la sola sopravvivenza  politica, non certo capace di ripetere l’exploit del 1994, quando gli consentì di conquistare il governo del paese. Per quanto riguarda il Popolo delle libertà non ci dovrebbero essere pericoli di massicci smottamenti, perché lo sanno tutti che la frammentazione delle forze politiche crea sempre debolezza e confusione. E poi gli eventuali transfughi dove e da chi dovrebbero andare a cercare i voti per essere rieletti? Uno degli errori più marchiani che potrebbe aver commesso il 77enne capo carismatico del centro-destra, è stato l’accantonamento pregiudiziale di qualsiasi forma di successione politica perché nel suo acquario dorato è stato sempre vietato l’accesso ai delfini. Nei prossimi giorni ci saranno scadenze importanti, ma le iniziative più temute riguardano le   Procure di Napoli e Milano che potrebbero infliggere il definitivo disarcionamento del Cavaliere.

 

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