I COMUNISTI VESTITI DA PRETI ORA CI VORREBBERO IMPORRE UN LORO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Visto che la sinistra non riesce a scalfire il gradimento da parte dei cittadini italiani del Presidente del Consiglio Berlusconi, scende in campo l’Avvenire, strumentalizzando la vita privata del Premier.

Nell’editoriale di prima pagina, l’Avvenire, il giornale dei vescovi, anziché preoccuparsi di quello che dovrebbe essere il compito della Chiesa,  cerca in tutti i modi di abbattere la popolarità di Berlusconi strumentalizzando un attacco della moglie, esploso in clima elettorale, dovuto alla spartizione della torta consistente nel super ingente patrimonio di Berlusconi.

“La politica e lo spettacolo, in un abbraccio mortifero, hanno dato nell’occasione il peggio di se”.

“Ci ha inquietato lo spargersi, tra alzatine di spalle e sorrisetti irridenti o ammiccanti, di un’altra manciata di sospetti sulle gesta del presidente del Consiglio. Il sospetto per chi gestisce la cosa pubblica può essere persino peggiore della verità più scomoda. E comunque, prima o poi arriva il momento del conto”,

“La stoffa umana di un leader, il suo stile e i valori di cui riempie concretamente la sua vita non sono indifferenti: non possono esserlo. Per questo noi continuiamo a coltivare la richiesta di un presidente che con sobrietà sappia essere specchio, il meno deforme, all’anima del Paese”.

“Ciò che farebbe ridere in una puntata del Bagaglino non può non preoccupare i cittadini che di tanto ciarpame alla fin fine farebbero volentieri a meno”.

Improvvisamente, i vescovi, si preoccupano della politica italiana augurandosi un cambio di presidente del consiglio. Magari, facendo un colpo di stato, visto che il Governo è stato regolarmente e democraticamente eletto ma a loro, neri di animo come il vestito che indossano, questo dà fastidio.

Anziché occuparsi delle anime, sfruttano una situazione famigliare per sputare fango e poi parlano di peccati ed assoluzioni! Strano, però. Non dicono di quanti preti hanno rapporti con donne sposate o episodi di pedofilia!

Non ci risulta l’abbiano mai fatto con altri politici che si sono separati, e sono tanti, e tanti hanno occupato e occupano posti importanti. Ma lì, va tutto bene. Volendo, si può arrivare anche all’annullamento del matrimonio, basta cambiare la “m” di matrimonio con la  “p”  ed il gioco è fatto.

Vorremmo dire che anche noi, che paghiamo le tasse che invece i preti non pagano proprio grazie ai favori che Berlusconi fece loro, avremmo il santo e legittimo desiderio che i preti facessero il loro compito, di avere sacerdoti che si occupassero veramente delle anime (e non delle animacce, come direbbero i romani!), di vescovi veri che pensino al gregge e non al lucro.

Perché la chiesa non dice quanto vogliono i vescovi, pastori di anime, per presenziare ad una cerimonia religiosa pubblica? Perché non dicono quanto un povero parroco deve sborsare per avere la presenza nella sua parrocchia del Santo Padre?

Presidente Berlusconi, ci ripetiamo: se Lei cammina sulle acque, è perché non sa nuotare!

Ma se anziché camminare sulle acque, Lei fa il giro del Tevere evitando zone infette, potrebbe evitare l’epidemia anche agli Italiani, ristabilendo la completa laicità dello Stato, tanto cara ai Comunisti difesi da quei (chiaramente non tutti) signori vescovi!

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