EVVIVA IL PRESIDENTE FRANCESE NICOLAS SARKOZY

Occorrerebbe  rivedere, e non solo in Francia,  alcuni principi, molto belli a parole, ma non rispondenti alla realtà!

Dopo la legge voluta dal presidente Nicolas Sarkozy secondo la quale in Francia non è più possibile usare il velo integrale in pubblico, decisione presa dal Governo Francese nonostante il parere negativo del Consiglio di Stato e la linea tracciata dal Consiglio d’Europa,  a seguito degli incidenti delle scorse settimane a Grenoble dove vi sono stati tre giorni di assoluta violenza messa in atto dai giovani nella banlieue di Villeneuve per la morte di un pregiudicato avvenuta a seguito di un conflitto a fuoco con la polizia ed a  Saint Aignan dove vi sono stati scontri tra i Gendarmi ed i rom, Sarkozy apre un altro fronte a difesa dei Francesi, proponendo una modifica ai principi della “non distinzione tra francesi d’origine e francesi acquisiti” con la perdita della cittadinanza francese a “”qualsiasi persona d’origine straniera che volontariamente attenti alla vita di un agente di polizia, di un gendarme o a qualunque altro depositario di autorità pubblica” e che “non sia più automatica l’acquisizione della nazionalità francese da parte di un minore delinquente al momento della sua maggiore età” perché ”la nazionalità va meritata e bisogna mostrarsene degni. Quando si tira addosso a un agente delle forze dell’ordine, non si è più degni di essere francesi”. Ultimo punto, rivedere i diritti dei clandestini e sui campi rom, che dovranno sparire entro settembre ed aggiunge ”Mi auguro che si valutino i diritti e le prestazioni cui oggi hanno accesso gli stranieri clandestini. Una situazione irregolare non può conferire più diritti di una situazione regolare e legale”.
Strano, le notizie vengono riportate anche da giornali di sinistra ma nessuno urla alla dittatura.
Bravo Presidente Sarkozy!
Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire quello che tutti pensano ma per ipocrisia, e convenienza (leggi finanziamenti e sovvenzioni ai dirigenti dei “volontari” ma solo ai dirigenti, perché gli operatori lo fanno veramente gratis). Tutti parlano ma non dicono che dentro di loro bestemmiano perché i loro figli o nipoti, non vengono presi all’asilo perché la precedenza è per gli stranieri o clandestini; non dicono che l’assistenza sanitaria è calata per la forte spesa a favore di chi non paga (sempre con il massimo dovuto rispetto per la vita); non dicono che i nostri soldi vengono utilizzati per i centri di accoglienza e spese di rimpatrio; non dicono che pagano le tasse per una casa che non vedranno mai ma che vengono assegnate a chi non produce ma vive meglio degli altri (e come si mantiene?)!
Certamente bisogna portare il massimo rispetto a coloro che si inseriscono nel tessuto sociale, che rispettano le leggi, che lavorano, producono e con il sacrificio si arricchiscono. Se lo richiedono, in tempi giusti, bisogna riconoscere loro la cittadinanza della Nazione che li ospita, mantenendola finchè se ne dimostrano degni ma non bisogna certamente vergognarsi di difendere il valore di quella concessione/riconoscimento.
Allora finiamola con questa falsa demagogia e prendiamo esempio da chi, prima di tutto, vuole il rispetto per i propri Cittadini i cui antenati hanno combattuto e perso la vita per creare e difendere  l’Unità Nazionale e poi per gli altri e, perdonatemi l’espressione, vadano a farsi un passeggiata tutti i falsi benpensanti con in tasca la tessera del colore politico della continua lamentazione ma con nell’altra tasca il portafoglio di un altro colore, portafoglio da aprire nella  vacanza di lusso!
 
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