“Energie per l’Italia”

Potrebbe essere Stefano  Parisi dalla mente manageriale con le sue proposte la bandiera da seguire per rinnovare il  il centro-destra? L’ultimo appuntamento per una conferenza stampa è avvenuto a Milano  in Piazza Fontana nello Star Hotel Rosa Grand per spiegare con chiarezza quello che sta succedendo nel centrodestra.
E venerdi scorso è nato uffficialmente il movimento politico “Energie per l’Italia”.
Parisi ha confermato per il 30 novembre alle 18.00 al teatro San Carlo a Milano il nuovo appuntamento per chi vuole partecipare al cambiamento con “Energie per l’Italia”. .
Come lui stesso ha spiegato, Berlusconi non l’ha abbandonato “infatti – Parisi ha sottolineato – che tra loro non c’è mai stato un fidanzamento, ma l’esistenza di un progetto  propostogli  e preso inizialmente in considerazione  per stimolare  soluzioni importanti per il centrodestra. Berlusconi ha perso interesse  nella continuità del programma, per cui Parisi  ha continuato il suo percorso  in una cordata seguita dai molti in cerca di un solido cambiamento per l’Italia in agonia.
 Queste dichiarazioni fatte alla stampa rilasciano chiaramente la determinazione di Parisi a proseguire  per raccogliere consensi. “Io parlo al popolo liberale popolare credo ci sia un grande fermento  di richiesta di rinnovamento  e questa legittimazione mi viene  dalle persone che sono con noi e stanno crescendo con noi, e sono convinto che questo processo di rinnovamento sia molto importante e non posso rassegnarmi  ai risultati del  centrodestra  più a Roma che a Torino”
Parisi si esprime con parole di impegno  a costruire una piattaforma liberale in Italia composta da persone che mettano la propria professionalità ed idee per rinnovare il Paese. Parole e forse fatti… chissà?.
L’Italia necessita di un’apertura verso la vera crescita a livello industriale, iniziando dal supporto dell’iniziativa privata dei giovani nel mercato del lavoro con percorsi meno burocratici ed evitando loro tasse e leggi  penalizzanti.  L’Italia, cono dell’Europa,  non può assorbire un’immigrazione esagerata  alla quale si offre assistenza e mantenimento continuo (è noto come innumerevoli albergatori guadagnino per l’ospitalità data agli immigranti). Molti dei nostri  pensionati  sono alla fame incapaci di chiedere aiuto od elemosina.  Dare soccorso è umano,  ma è necessario mettere un limite allo sfruttamento dal  Paese di partenza  sul guadagno delle persone paganti imbarcate per raggiungere l’Italia con le conseguenze ben note. In attesa di un cambiamento, e questo non può avvenire senza la partecipazione degli Italiani (in numero sempre minore) per risanare quelle crepe nella gerarchia del nostro Paese. 
Sarà Parisi una speranza  oppure un’altra meteora destinata a cadere, lasciando solo un vuoto?
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