Politica

A Torino, attaccano con bombe carta le Forze dell’Ordine che difendono il vertice europeo sul lavoro e la colpa di chi è? Sempre della Polizia!

L’assurdo italiano…

Torino, 17 ottobre – Mentre oggi pomeriggio si svolgerà  il vertice europeo sul lavoro, per protesta, circa 300 antagonisti, di varia estrazione e provenienza, si è radunato a Piazza Castello dove era in atto la  manifestazione regionale organizzata dalla Fiom contro la riforma del lavoro. Mentre un gruppo di studenti si è allontanato in corteo, gli antagonisti hanno inscenato una manifestazione, urlando contro il segretario regionale della Fiom, Maurizio Landini, quindi c’è stato il lancio di alcune bombe carta contro gli operatori di Polizia, “effettuato un fittissimo lancio di sanpietrini, bulloni, grossi petardi, per cui è stato necessario il lancio di alcuni lacrimogeni per disperdere i violenti” provocando il ferimento alle gambe di tre agenti.

Le Forze dell’Ordine,  per contenere la violenza, hanno risposto con il lancio di candelotti lacrimogeni.

Queste le parole del segretario generale della Fiom torinese, Federico Bellono: “Abbiamo avuto una netta percezione che ci sia stato un eccesso di reazione da parte delle forze dell’ordine, in particolare quando sono stati lanciati lacrimogeni in direzione del palco. Ho chiesto al questore un incontro, già oggi, per farglielo presente” aggiungendo  “Il numero delle persone coinvolte nei disordini era irrisorio: 50 o 100 al massimo, di fronte a migliaia di lavoratori. Siamo in una fase in cui ci saranno molte iniziative sindacali, è necessario che si gestiscano nel modo migliore possibile”.

Anzichè contestare delinquenti, la Fiom contesta la Polizia che si è difesa!

Questo è il risultato di un paese che è ormai allo sbando privo di regole e che lascia libera interpretazione del codice alla Magistratura, verso la quale nutriamo il massimo rispetto ma nel cui interno, vi sono – certamente e fortunatamente in numero esiguo – elementi troppo politicizzati per essere “super partes”.

Ribadiamo ancora una volta, della necessità che in ordine pubblico vi sia un Magistrato Giudicante ad affiancare il funzionario che dirige il servizio, a cui spetta la gestione dell’Ordine Pubblico e che viene  così sollevato dalla competenza nel momento in cui si verificano fatti-reato, responsabilità che passa al Giudice che dovrà affrontare in prima persona  la situazione e la piazza, a fianco degli operatori di Polizia, assumendosi così la responsabilità delle valutazioni che poi adotterà in udienza.

 

 

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