UE, BCE, MES, Ecofin, Eurolandia: “fratelli d’Europa”?

UE, BCE, MES, Ecofin, Eurolandia, economia: organismi divisori non di sostegno

Lussemburgo, 29 marzo 2020 – Dopo il clamoroso fallimento del Vertice dei Capi di Stato e di Governo europei di due giorni fa, che aveva fatto seguito all’inatteso “flop” del precedente Vertice Ecofin (ministri dell’economia e delle finanze europei) di appena due giorni prima, lo scenario dell’imperversante crisi dell’UE si è arricchito di nuovi e sorprendenti colpi di scena! …. Ma facciamo un passo indietro.

BCE
Nei giorni precedenti la governatrice della BCE, Christine Lagarde, aveva sbalordito tutti annunciando che la banca centrale non si sarebbe affatto curata degli spread sui debiti sovrani nazionali, nè avrebbe seguito le orme del precedente governatore ( Mario Draghi) nel garantire interventi della BCE per tutelare “a qualsiasi costo” i debiti degli Stati di Eurolandia! Conseguenza: terremoto sui mercati finanziari!

MES

All’Ecofin suindicato, figurava all’ordine del giorno l’approvazione del MES (sciagurato meccanismo salva-Stati europeo) e, più marginalmente, la grave crisi economica innescata dalla pandemia da Coronavirus.
Tale Vertice, così anacronisticamente impostato, è ovviamente naufragato!
Non erano però bastati questi chiari segnali a coloro i quali si ritengono sfrontatamente “padroni” dell’Europa. Questi, al successivo Vertice dei Capi di Stato e di Governo europei, hanno respinto la richiesta presentata da otto Paesi dell’area Euro, di sostenere l’attuale crisi economico-sanitaria tramite l’emissione di un quantitativo limitato di Coronabond garantiti dalla BCE.
Il Vertice, svoltosi fra screzi ed aspre divisioni, si è poi concluso dando incarico alla Presidente della Commissione Europea di ricercare e presentare (insieme al Presidente del Consiglio Europeo) una proposta condivisibile entro due settimane, data l’urgenza stringente imposta dalla imperversante crisi economico-sanitaria. Speriamo bene, pensavamo!

Ma, ad un solo giorno da questi eventi, la Cancelliera germanica Angela Merkel ha sorprendentemente dichiarato che gli Stati di Eurolandia in grave crisi finanziaria dovrebbero rivolgersi al MES!
Ricordiamo che il Direttore Generale del MES, con sede a Lussemburgo, è il tedesco Klaus Regling. Ricordiamo poi che, in caso di ricorso a tale organismo, l’Italia, non avendone i requisiti prescritti, non potrebbe usufruirne appieno. In un’ipotesi siffatta, il potere decisionale per risolvere la crisi passerebbe di diritto allo stesso MES ed alla Commissione europea – la cui Presidente è la tedesca Ursula Von der Leyen – i quali potrebbero a questo punto decidere una ristrutturazione del debito sovrano italiano.
Così come, più o meno, è avvenuto in un recente passato con la Grecia!

Orbene, in questo caso, una ristrutturazione comporterebbe una riduzione forzosa del debito, a discapito dei possessori dei titoli di stato nazionali! Siccome gli Italiani detengono circa 1.700 miliardi del debito nazionale, una siffatta ristrutturazione li impoverirebbe nella misura decisa dal MES e dalla Commissione europea!
Ma ancora non basta, purtroppo.

Sempre ieri, la Presidente della Commissione Von der Leyen, appena incaricata di trovare una soluzione al fallimento del summenzionato Vertice dei Capi di Stato e di Governo europei, ha candidamente dichiarato : “I Coronavirus sono soltanto uno slogan! Non stiamo lavorando su questa ipotesi!”….Poi, di fronte alle numerose e vibranti reazioni di protesta a tali affermazioni, la stessa Presidente, con notevole ritardo, ha dovuto obtorto collo smentirsi, aggiungendo che ogni ipotesi rimane aperta!
Per quanto precede, appare chiaro (se mai ce ne fosse ancora stato bisogno) qual’è il mandato che la Signora Von der Leyen ha ricevuto dalla Signora Merkel che l’ha insistentemente voluta ed imposta al vertice della Commissione Europea!

Il Presidente Mattarella, pur con i suoi tempi ed i suoi modi, non ha mancato però di criticare decisamente l’operato del Vertice dei Capi di Stato e di Governo europei, rimproverandogli l’inaccettabile mancanza di solidarietà comunitaria!

Il Governo italiano, obbligato a navigare in acque oltremodo tempestose, è chiamato a mantenere la rotta ad ogni costo!

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