Tematiche etico-sociali

LA MISSIONE DEI MEDIA NEL SUD DEL MONDO

Nel mondo, si  fa sempre più importante il ruolo dei media.
 

La rapidità della trasmissione dei dati grazie alle nuove tecnologie di comunicazione come Internet, la posta elettronica, la televisione satellitare, il telefono cellulare…, rende profondamente interdipendente e indispensabile il lavoro in sinergia di tutti coloro che si sono dati come missione quella di raccogliere insieme la sfida di avvicinare i grandi centri del mondo alle varie periferie del Nord e del Sud.
La popolazione oggi è notevolmente aumentata e i mezzi d’espressione seguono la curva demografica e cercano di rispondere ai bisogni crescenti della domanda. I media hanno la possibilità di parlare, non solo a individui isolati o a gruppi omogenei, ma a grandi comunità. Le tradizioni e la cultura sono determinanti nei comportamenti degli uomini di fronte ai mezzi di comunicazione, a seconda delle zone di appartenenza. Queste disparità sottolineano che il Sud non è una zona geografica omogenea.
Ci sono numerose particolarità che riguardano i vari mass media nel Sud mondo e le regole con le quali sono gestiti. Oltre la loro classica funzione d’informazione e di intrattenimento delle masse, la stampa, la radio e la televisione sono investite da una altra importante missione. Nella maggior parte delle società del Sud, i giornali, le radio e le televisioni sono visti come un rapido ed efficiente mezzo di modernizzazione, utili per sollevarsi dal sottosviluppo. Per molti Stati africani indipendenti, l’instaurazione dei mezzi d’espressione fu in partenza una necessità politica, una dimostrazione internazionale della loro sovranità, una via per consolidare la loro unità internazionale. In aggiunta al potere politico, altri settori e compiti sono stati assegnati ai vari mezzi di comunicazione nazionale; compiti che aiutano lo sviluppo socio-economico come: incrementare la produttività agricola; promuovere un benessere sociale e una maggiore “educazione medica” tra la popolazione. L’azione dei differenti media del Sud deve fare però ancora molta strada per raggiungere i risultati sperati. Varie analisi sulla situazione informativa in alcuni Paesi come il Mali, la Repubblica Democratica del Congo, il Senegal, hanno mostrato la necessità di insistere sulla formazione dei comunicatori, giornalisti e operatori delle Ong e soprattutto sullo sviluppo dei media a livello locale, creando una rete di interscambio sia all’interno dei paesi del Sud, sia verso l’Europa. Bisogna cercare di attuare questo progetto per superare le carenze interne in termini d’informazione e la disinformazione diffusa sugli affari di questi Paesi che arriva al Nord. Infatti, va sottolineato come le notizie che provengono dal Sud non siano assolutamente valorizzate nei mass media del Nord e come spesso risultino incomprensibili in quanto estrapolate completamente dai loro contesti reali. C’è tutto un tipo di informazioni diverse da quelle drammatiche che sono diffuse al Nord sui Paesi del Sud del mondo che meriterebbero di essere riportate come iniziative di sviluppo condotte dalla popolazione rurale e urbana: gli esempi positivi della solidarietà tipica africana, la vita della famiglia allargata, il rafforzamento della posizione della donna nella società.
E’ necessario, quindi, operare un cambiamento di rotta che porta gli occidentali a ricercare fonti alternative d’informazione e il Sud a valorizzare quelle esistenti nei loro Paesi.
 
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