Non ho più l’attesa

mani_incrociate

Non ho più l’attesa

Non ho più l’attesa che offrii

un giorno nella mia primavera,

che mi è volata via d’improvviso

come un vecchio aquilone.

Lo sguardo si perde in lontananza

per quest’anima che ribolle

al caldo vento dell’estate

che soffia forte tra le braccia

e scalda dentro le nostre vite

che corrono lontano,

ora nude di fronte a se stesse

e a noi stessi

nell’infinito di noi.

Ascoltando nel silenzio

quell’intimo soffio

brividi ci prendono

al pensiero delle stagioni che passano,

delle inevitabili tempeste

che scenderanno dal cielo

e di cosa faremo 

per ingannare

i freddi venti dell’inverno

nel vivo ricordo dell’estate.

Allora al gelo di una strada penseremo

che ne sarà stato dell’arcobaleno

che rinasceva tra le nuvole 

di piogge

ad ogni nostro sguardo,

dello stupore furtivo del tempo

che incombeva tra 

le candide lenzuola,

donandoci la vista della pelle

ad ogni alba rosata del cuore

stretta tra le nostre mani intrecciate.

GabriellaTomasino@DirittiRiservati

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