Oktoberfest: il brindisi della spensieratezza

Monaco di Baviera, fine settembre. La città intera vibra dei colori dell’Oktoberfest: il profumo dei bretzel appena sfornati, le note delle bande popolari che si mescolano alle risate, la folla che avanza compatta tra giostre e padiglioni illuminati.
Eppure, più che la birra, più che i costumi tradizionali e le tavolate infinite, c’è una parola che raccoglie il senso profondo di questa festa: spensieratezza.
È stata la risposta spontanea dei nostri amici italiani, immersi tra i brindisi e i cori di Monaco. “Qui ci piace la spensieratezza”, hanno detto, con il volto illuminato dalla gioia semplice di un momento che sospende il tempo. Dentro i tendoni, i boccali si alzano all’unisono e, per qualche ora, le differenze spariscono: giovani e anziani, turisti e bavaresi, tutti seduti fianco a fianco su lunghe panche di legno.

Fuori, la folla si muove compatta, ma senza fretta: ognuno è parte di una coreografia collettiva fatta di sorrisi, di brindisi improvvisati, di incontri che restano nel cuore. Non stupisce che, ogni anno, l’Oktoberfest richiami tra i sei e i sette milioni di persone: un’umanità intera che si ritrova a Monaco per celebrare la convivialità.
Non solo la festa della birra, ma un rito popolare che unisce, che ricorda la bellezza dei piccoli gesti condivisi, che restituisce al mondo moderno qualcosa che spesso dimentichiamo: la leggerezza.
Quella leggerezza che, per un attimo, diventa libertà.

La birreria Hofbräuhaus

E quando la musica tace e i tendoni si svuotano, resta sempre una porta aperta: quella della Hofbräuhaus, la birreria storica fondata nel 1589, dove ogni giorno si rinnova lo spirito bavarese. Qui i tavoli di legno accolgono ospiti da tutto il mondo, la musica accompagna i brindisi e l’atmosfera è quella di una festa senza tempo.
Anche oggi, ci raccontano i nostri amici, alle dieci del mattino la Hofbräuhaus era già gremita: segno che a Monaco la convivialità non conosce orari.

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