Nissan-Foxconn: svolta elettrica 

Un futuro elettrico in vista per Nissan? Il colosso giapponese, in piena ristrutturazione e con perdite significative, starebbe trattando con la taiwanese Foxconn per una partnership 

Forse ci siamo: un futuro elettrico per Nissan? Il colosso giapponese, in piena ristrutturazione e con perdite significative, starebbe trattando con la taiwanese Foxconn per una partnership strategica nel settore delle full electric. L’obiettivo principale è salvare dallo smantellamento lo storico stabilimento di Oppama, in Giappone, e rilanciare Nissan sul mercato globale. La notizia, diffusa domenica dal quotidiano economico Nikkei, è di quelle che scuotono il settore. 

Nissan-Foxconn: affare per due

Per Nissan, significherebbe possibilità di tornare a competere. Per Foxconn, già gigante nella produzione di iPhone, rappresenterebbe l’ingresso definitivo nel mondo automotive, ponendosi come un serio rivale di giganti hi-tech come Xiaomi e Huawei.

Oppama: che icona

Lo stabilimento di Oppama, con i suoi 3.900 dipendenti, è da tempo sotto esame per un possibile ridimensionamento. Il suo tasso di utilizzo è sceso ben al di sotto del punto di pareggio, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro e arrecando un grave danno d’immagine a Nissan. L’idea di produrre veicoli elettrici con marchio Foxconn sulle linee di assemblaggio inutilizzate rappresenta una soluzione concreta. Foxconn, con la sua notevole disponibilità di investimenti, non cerca mezze misure: punta a entrare nel mercato con decisione, o a restarne fuori del tutto. Una partnership con Nissan, in questo senso, sarebbe un passo strategico per competere con i colossi cinesi.

Tutto ruota attorno alla piattaforma modulare MIH (Mobility in Harmony) Fpxconn: una base open source che include telaio, batterie, motori e sistemi elettronici. Questa soluzione permette alle case automobilistiche di ridurre drasticamente i costi di ricerca e sviluppo, concentrandosi sul design e sulle funzionalità specifiche del veicolo.

Costi abbattuti

Un esempio di questa strategia è già visibile: a maggio, Mitsubishi, partner di Nissan nell’Alleanza, ha firmato un accordo con una filiale Foxconn per la fornitura di un modello destinato ai mercati australiano e neozelandese. Con Nissan, però, l’intento sarebbe produrre modelli globali e con volumi molto più elevati.

La strategia di “Servizi di progettazione e produzione su commissione” di Foxconn promette di ridurre i costi di produzione del 20%, un vero toccasana per Nissan, che in passato non è riuscita a sviluppare coerentemente progetti come la Leaf, e che ha visto uscire da Oppama modelli leggendari come la Skyline e la Sunny.

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