Notizie

La svolta militare tedesca: Berlino guida lo scudo aereo NATO e investe 10 miliardi in droni

La Germania investirà 10 miliardi in droni militari per difendersi da un eventuale attacco della Russia. Di cui l'UE parla da tempo


Durante una riunione NATO a Bruxelles, il Ministro della Difesa Pistorius ha confermato la leadership tedesca nel progetto di difesa aerea continentale. L’impegno è supportato da un maxi-investimento in tecnologia militare, con l’obiettivo di fronteggiare la minaccia russa sul fronte orientale.

1. Il Piano “Scudo Aereo Europeo”

Nel corso di una recente riunione della NATO a Bruxelles, il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha ufficializzato l’impegno della Germania ad assumere la guida del progetto per uno scudo europeo di difesa aerea. Questo annuncio è accompagnato da un massiccio investimento: Berlino stanzierà 10 miliardi di euro per l’acquisto di droni militari destinati alla difesa da un eventuale attacco da parte della Russia, un tema di cui l’UE discute da tempo.

A rafforzare la presenza sul fianco orientale dell’Alleanza, due caccia Eurofighter saranno dispiegati in Polonia da dicembre fino a marzo 2026, a protezione del confine.

Pistorius ha accolto con favore il piano di difesa con droni presentato dal Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, citando le recenti incursioni nello spazio aereo di Paesi come Polonia ed Estonia come elementi che rendono urgente questa mossa. Il politico teutonico ha assicurato che la Germania offrirà un “contributo visibile”, affermando: “Vogliamo garantire che le molteplici misure si integrino perfettamente, come ingranaggi di uno stesso meccanismo”. L’investimento riguarderà droni di ogni tipo e altitudine, comprendendo sia mezzi difensivi sia d’attacco.


2. I Beneficiari del riarmo tedesco

L’annuncio del maxi-investimento tedesco ha avuto un impatto immediato sui mercati finanziari, beneficiando diversi titoli chiave del settore della difesa. Le aziende che traggono maggior vantaggio sono:

AZIENDASETTORE
LeonardoDroni, sistemi elettronici militari, programmi NATO.
RheinmetallLeader nei sistemi di difesa terrestre e aerea, componenti chiave.
ThalesLeader nei sistemi di difesa terrestre e aerea, componenti chiave.
Bae SystemsSistemi di difesa complessi, bonus derivanti dall’integrazione del mercato.
AirbusAerospazio e difesa, bonus delle economie di scala in un mercato più integrato.

Le azioni del comparto della difesa europeo reagiscono spesso positivamente agli aumenti di spesa militare, poiché tali investimenti generano nuovi contratti pubblici e rafforzano le prospettive di utili futuri. Per l’italiana Leonardo, il vantaggio è legato alla sua esperienza specifica nei droni e nei sistemi elettronici militari e alla sua consolidata partecipazione ai programmi NATO ed europei.


3. Dal “Posto al Sole” alla “Zeitenwende”

La decisione di armare e guidare i progetti di difesa europei si inserisce in un quadro storico che, ciclicamente, vede la Germania protagonista del riarmo, seppur in contesti e con motivazioni radicalmente diversi:

Il Riarmo Pre-Prima Guerra Mondiale (Secondo Reich)

Dopo l’unificazione del 1871, l’Impero tedesco di Guglielmo II (la cui politica era nota come Weltpolitik o “posto al sole”) investì massicciamente nella modernizzazione dell’esercito e, in particolare, nello sviluppo di una potente flotta da guerra (Kaiserliche Marine) in competizione diretta con la Gran Bretagna. Questa corsa agli armamenti navali fu uno dei fattori che contribuirono alle tensioni culminate nella Grande Guerra.

Il Riarmo Nazista e la Wehrmacht (Anni ’20-’30)

Nonostante le severe restrizioni militari imposte dal Trattato di Versailles (1919), la Repubblica di Weimar iniziò un riarmo segreto negli anni ’20. Dopo la presa del potere di Hitler nel 1933, il riarmo fu dichiarato apertamente, creando in brevissimo tempo la Wehrmacht (le forze armate naziste), un esercito potente e tecnologicamente avanzato che fu il preludio diretto della Seconda Guerra Mondiale. Questo periodo ha lasciato nella coscienza europea un profondo tabù contro il riarmo tedesco.

La “Zeitenwende” e il Riarmo Post-2022

Dopo la Guerra Fredda, l’esercito tedesco (Bundeswehr) fu progressivamente ridotto. L’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022 ha segnato un’improvvisa e radicale inversione di rotta, definita dal Cancelliere Olaf Scholz come una Zeitenwende (“svolta epocale”). La Germania ha risposto annunciando un fondo speciale da 100 miliardi di euro per ammodernare urgentemente le sue forze armate e ha promesso di raggiungere stabilmente l’obiettivo NATO del 2% del PIL per la difesa. L’attuale investimento in droni si inserisce esattamente in questo contesto: un ritorno massiccio agli investimenti militari, dettato dalla percezione di una minaccia diretta e dalla necessità di assumere un ruolo guida nella difesa europea.

Redazione

La Redazione di attualita.it è composta da un team di giornalisti ed esperti che cura, verifica e pubblica i contenuti su questa testata giornalistica. Con un occhio sempre attento sui fatti più rilevanti, l'obiettivo è offrire ai nostri lettori un'informazione tempestiva, chiara e affidabile su ciò che accade in Italia e nel mondo.
SKIN:
STICKY