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Intelligenza Artificiale e lavoro: le professioni a rischio nel 2025

L’Intelligenza Artificiale sta cambiando il mondo del lavoro. Scopri quali mestieri rischiano di scomparire o trasformarsi entro il 2025 con l’IA.

L’Intelligenza Artificiale sta trasformando il mondo del lavoro a una velocità impressionante visto che, dalle fabbriche agli uffici, sempre più compiti vengono automatizzati o delegati a software intelligenti, riducendo il fabbisogno di personale in alcuni settori. Ma quali sono le professioni più a rischio entro il 2025? E quali invece cresceranno grazie alla tecnologia? In questo approfondimento analizziamo dati, tendenze e consigli per adattarsi al cambiamento.

Intelligenza Artificiale e lavoro: novità 2025

Le previsioni del World Economic Forum indicano una potenziale creazione netta di nuovi posti di lavoro a livello globale grazie all’IA e ad altre tecnologie emergenti, ma alcune professioni saranno più a rischio di altre. Il cambiamento sarà graduale e molte di queste figure professionali si evolveranno, integrando l’IA nel loro lavoro.

In pericolo gli operatori di data entry e gli addetti alla segreteria, perché l’automazione dei processi di inserimento dati, l’organizzazione di archivi digitali e la gestione di appuntamenti tramite assistenti virtuali possono basarsi sull’IA. Da valutare anche i cassieri e gli operatori nella vendita al dettaglio, in quanto le casse automatiche, i sistemi di gestione dell’inventario e i negozi senza personale ridurranno la domanda di questo tipo di lavoratori. Contabili e tecnici della gestione finanziaria in bilico inoltre, idem chi effettua analisi predittive avanzate. Chatbot e assistenti virtuali basati su IA sono sempre più capaci di gestire richieste comuni, e l’IA sta compiendo progressi significativi nella traduzione automatica.

Nuove professioni con l’IA 

L’IA creerà anche nuove opportunità di lavoro legate allo sviluppo, all’implementazione, alla manutenzione e alla supervisione dei sistemi di IA, nonché in settori che richiederanno competenze umane uniche come la creatività, il pensiero critico, l’intelligenza emotiva e le capacità relazionali. Comunque, i lavoratori dovranno adattarsi ai cambiamenti del mercato del lavoro acquisendo nuove competenze per rimanere competitivi. Notevoli le applicazioni AI nell’automotive, coi cinesi di BYD a guidare il gruppo.

Intelligenza Artificiale e lavoro: le professioni a rischio nel 2025
Intelligenza Artificiale e lavoro le professioni a rischio nel 2025

Giornalisti con l’IA, quale futuro?

Dipende: se la società editrice è gestita da manager poco capaci, allora l’Intelligenza Artificiale eliminerà i giornalisti di quell’azienda, che però avrà scarso successo nel web. Servono creatività, fantasia, cultura generale, capacità di catturare l’attenzione, profondità di analisi, desiderio di stupire l’utente. L’IA scrive testi basici, elementari, in quanto un articolo creato con passione può essere concepito solo da un essere umano. A furia di abbassare la qualità dei contenuti, i portali Internet che si basano solo sull’IA scompariranno sul medio e lungo termine. Tutt’al più, alcuni lettori distratti e con scarsissime conoscenze possono cadere nella rete IA per qualche tempo, per poi fuggire anch’essi.

Intermediazione immobiliare: anni d’oro per chi lavora anche con l’IA

Un settore che verrà difficilmente intaccato dall’IA è l’intermediazione immobiliare: far incontrare domanda e offerta di un immobile è un’arte sopraffina. Sono necessari classe, stile, capacità di intuire i desideri di compratore e venditore, sensibilità. Al massimo, è l’intermediario che sfrutta con sapienza analisi di mercato e valutazione degli immobili: l’IA può analizzare grandi quantità di dati di mercato, come prezzi di vendita recenti, tendenze del mercato e dati demografici, per fornire valutazioni immobiliari più accurate e aiutare gli agenti a consigliare i clienti sui prezzi ottimali. Gli algoritmi di IA individuano le preferenze dei clienti e le abbinano alle proprietà disponibili, semplificando il processo di ricerca e suggerendo opzioni più pertinenti. Il software può essere utilizzato per creare tour virtuali interattivi degli immobili, consentendo ai potenziali acquirenti di esplorare le proprietà da remoto. Può anche generare visualizzazioni 3D realistiche di progetti immobiliari non ancora costruiti. L’IA ha modo di automatizzare attività ripetitive come la gestione della documentazione, la programmazione degli appuntamenti e l’invio di promemoria, liberando tempo per gli agenti da dedicare ad attività più strategiche e relazionali. Ma alla fine c’è sempre lui, l’intermediario.

Matteo Ferrari

Giornalista di cronaca e attualità con anni di esperienza sul campo, Matteo Ferrari si distingue per la capacità di raccontare la cronaca, attualità e fatti con passione ed una particolare narrazione personale. La sua penna affilata e la sua passione per la verità lo rendono un punto di riferimento per chi cerca un'informazione affidabile, approfondita e nel contempo sintetica.
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