Incontro Trump e Putin, perché hanno scelto l’Alaska
Perché l’Alaska è stata scelta per l'incontro del 15 agosto fra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin si incontreranno il 15 agosto in Alaska: perché proprio qui? Sarà il loro primo faccia a faccia dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina che avverrà presso la base militare di Elmendorf-Richardson, vicino ad Anchorage.
L’incontro è stato annunciato dopo mesi con l’obiettivo principale di discutere della guerra in Ucraina. La Casa Bianca ha chiarito che l’incontro è un passo per valutare se Putin sia seriamente intenzionato a cercare una soluzione pacifica. Trump ha sottolineato che, in caso di successo, potrebbe seguire un secondo incontro che coinvolga anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Perché l’Alaska
La scelta di questo territorio americano, che ha profondi legami storici e geografici con la Russia, non è casuale: l’Alaska ricopre da secoli un ruolo strategico e simbolico cruciale nei rapporti tra i due Paesi.
L’Alaska è uno Stato federato degli Stati Uniti d’America. Situato nella estremità nordoccidentale del continente americano, è un’exclave degli Stati Uniti d’America: è separato infatti da qualsiasi altro Stato degli USA. Nonostante Trump abbia scherzato dicendo che andrà in “Russia”, l’Alaska è stata acquistata dagli Stati Uniti nel 1867 per 7,2 milioni di dollari. Tuttavia, le tracce del passato russo sono ancora molto vive. Dagli insediamenti del 1799, restano chiese ortodosse russe e comunità che mantengono vive le loro tradizioni. Inoltre, popolazioni indigene come gli Yupik e i Chukchi hanno da secoli mantenuto legami familiari e commerciali attraverso lo Stretto di Bering, che separa i due Paesi.
Un vicino strategico e la “cortina di ghiaccio”
L’Alaska è lo stato americano più vicino alla Russia, con una distanza di soli 88 km, e in alcuni punti le isole dello Stretto di Bering sono separate da appena 3,8 km. Durante la Guerra Fredda, l’Alaska era considerata la “cortina di ghiaccio” e un punto nevralgico per la difesa. Oggi ospita il North Warning System, una rete radar congiunta con il Canada che monitora lo spazio aereo artico.
L’Artico come nuova rotta commerciale e risorsa energetica
Lo Stretto di Bering è l’unico passaggio diretto tra l’Oceano Pacifico e l’Artico. A causa del cambiamento climatico, lo scioglimento dei ghiacci rende la Northern Sea Route sempre più navigabile. Questa rotta, che costeggia la Siberia, offre un percorso più rapido tra Asia ed Europa e attira il traffico di navi portacontainer e petroliere. Inoltre, l’Alaska è ricca di risorse naturali: è tra i maggiori produttori di petrolio e gas degli Stati Uniti e dispone di grandi giacimenti di zinco, piombo e carbone, rendendola un elemento chiave per la sicurezza energetica nazionale.
Sotto Anchorage è la città più grande dell’Alaska, situata nella regione centro-meridionale dello stato. È un importante centro economico, culturale e di comunicazione.
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