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Ferrero si vuole pappare i cereali Kellogg negli USA per 3 miliardi di dollari: l’Italia che vince nel mondo

Il gigante dolciario italiano Ferrero, noto per i Ferrero Rocher e la Nutella, sarebbe a un passo da un accordo da 3 miliardi di dollari per acquisire WK Kellogg

Ci siamo: Ferrero si vuole pappare i cereali Kellogg negli USA per 3 miliardi di dollari. Il gigante dolciario italiano, noto per i Rocher e la Nutella, sarebbe a un passo da un accordo per acquisire WK Kellogg, la divisione cereali della Kellogg Company. L’operazione, che potrebbe concludersi già questa settimana, segnerebbe un’ulteriore e significativa espansione per Ferrero nel mercato statunitense. 

Ferrero si vuole pappare i cereali Kellogg: mossa strategica

Fonti vicine ai negoziati indicano che l’annuncio ufficiale da parte del gruppo italiano, presieduto e controllato da Giovanni Ferrero, è atteso entro il fine settimana. WK Kellogg, che produce marchi iconici come Froot Loops, Frosted Flakes e Rice Krispies, ha attualmente una capitalizzazione di mercato di circa 1,5 miliardi di dollari e oltre 500 milioni di dollari di debito. Questa potenziale acquisizione unirebbe due storiche potenze alimentari, fondendo l’ampio portafoglio di dolciumi di Ferrero, che include prodotti come Butterfinger, Baby Ruth e Kinder, con i popolari cereali per la colazione di WK Kellogg. Ferrero, un’azienda a conduzione familiare fondata circa 80 anni fa, è cresciuta fino a diventare la terza azienda di cioccolato al mondo, distribuendo circa 35 marchi in oltre 170 Paesi.

Ferrero eccellenza italiana superstar mondiale

Nell’ultimo esercizio finanziario, Ferrero ha generato 18,4 miliardi di euro (circa 21,5 miliardi di dollari) di fatturato, con un aumento di quasi il 9% trainato dalle ottime performance negli Stati Uniti e in Italia. L’azienda ha da tempo puntato agli USA sia per la crescita geografica sia per la diversificazione delle categorie di prodotto. Precedenti acquisizioni negli Stati Uniti includono Wells Enterprises, produttore di gelato Blue Bunny, e il ramo cioccolato di Nestlé USA, in un affare da 2,8 miliardi di dollari. L’accordo arriva in un momento in cui le abitudini alimentari degli americani stanno cambiando. I prezzi più elevati nei supermercati e la crescente domanda di opzioni più salutari stanno spingendo i consumatori a modificare le proprie abitudini di acquisto e consumo, costringendo le aziende alimentari ad adattarsi. WK Kellogg, in particolare, è stata sotto esame per l’uso di coloranti alimentari artificiali in alcuni dei suoi cereali per la colazione, specialmente dopo che Robert F. Kennedy Jr., critico di tali additivi, è diventato il massimo responsabile della sanità pubblica del paese.

La divisione cereali della Kellogg Company è stata scorporata come WK Kellogg circa due anni fa, diventando un’entità indipendente quotata in borsa. Il restante business globale degli snack, ribattezzato Kellanova, è stato acquisito da Mars lo scorso anno in una transazione colossale che ha superato i 30 miliardi di dollari.

Matteo Ferrari

Giornalista di cronaca e attualità con anni di esperienza sul campo, Matteo Ferrari si distingue per la capacità di raccontare la cronaca, attualità e fatti con passione ed una particolare narrazione personale. La sua penna affilata e la sua passione per la verità lo rendono un punto di riferimento per chi cerca un'informazione affidabile, approfondita e nel contempo sintetica.
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