Con la solita filosofia vincente che contraddistingue la Cina (vedi smartphone, pannelli solari e auto elettricje), ecco l’Ehang eVTOL VT35 di nuova generazione per una rete di trasporto aereo a corto, medio e lungo raggio. Il modello è attualmente in fase di certificazione di aeronavigabilità, con test interni e prove di volo in corso.
L’Ehang eVTOL VT35 in cinque punti
- È un velivolo elettrico a decollo verticale e ad atterraggio verticale: non è né un aereo.
- Si tratta di un modello lift-and-cruise: si solleva verticalmente (lift) e poi passa al volo orizzontale (cruise). Non ha un pilota: solo passeggeri. Una sorta di Tesla Robotaxi che vola. Il prodotto presenta una configurazione ad ala in tandem con due posti.
- Il VT35 vanta un’autonomia di progetto a pieno carico di circa 200 chilometri. Rispetto al suo predecessore, il VT-30, presenta un ingombro più compatto, con una lunghezza e un’apertura alare di circa 8 metri, un’altezza di circa 3 metri e un peso massimo al decollo di 950 chilogrammi.
- Viene progettato per la mobilità aerea urbana, non per voli internazionali o intercontinentali. L’edizione standard del precedente VT30 nel mercato cinese costava 6,5 milioni di RMB, ossia 790.000 euro. Per questo, più evoluto (con raggio d’azione maggiore) e lanciato in un evento a Hefei, nella provincia di Anhui, il prezzo è superiore.
- Utilizza otto eliche di sollevamento distribuite per il decollo e l’atterraggio verticali, passando poi a eliche di propulsione e ali fisse per un volo di crociera efficiente.
Dove atterra
È compatibile con gli aeroporti di decollo e atterraggio verticale (vertiporti) esistenti dell’EH216-S e può utilizzare diverse piazzole di atterraggio urbane, tra cui parchi, tetti e parcheggi. Questo migliora l’utilizzo delle infrastrutture e supporta un trasporto aereo interurbano senza interruzioni tra i centri urbani.
