Dottore anestesista lascia il paziente sedato per fare sesso con un’infermiera

L'evento si è verificato in Gran Bretagna dove un dottore anestesista ha lasciato il paziente sedato in sala operatoria per fare sesso con un’infermiera.

La notizia arriva dalla Gran Bretagna dove un dottore anestesista ha lasciato il paziente sedato sul tavolo operatorio per fare sesso con un’infermiera. E’ emersa dal procedimento con cui il soggetto, tornato ad esercitare in Pakistan, ha avviato l’iter per rientrare in Gran Bretagna. Il Medical Practitioners Tribunal Service (MPTS) sta valutando la sua idoneità a praticare la professione medica.

Cosa è successo

Il dottore Suhail Anjum e l’infermiera sono stati scoperti da un’altra infermiera, identificata come “Nurse NT”, (rimasta comprensibilmente turbata da tale comportamento), che ha denunciato il caso. L’anestesista si sarebbe allontanato dalla sala operatoria per otto minuti per fare sesso con un’altra infermiera “Nurse C” e al rientro avrebbe portato a termine il proprio lavoro: per il paziente, nessun danno.

Il dottor Suhail Anjum, anestesista presso il Tameside Hospital nell’area di Greater Manchester, ha abbandonato la sala operatoria, a metà intervento chirurgico, mentre il paziente era sedato in sala operatoria. Una dipendente dell’ospedale lo ha sorpreso in una posizione compromettente, atti intimi, con un’infermiera e lo ha denunciato ai superiori. Da allora è tornato in Pakistan, ma ha espresso il desiderio di riprendere la sua carriera medica nel Regno Unito.

Del caso si era occupato il General Medical Council (GMC), l’organo di regolamentazione indipendente che si occupa dei medici nel Regno Unito. E’ l’ente che ha avviato e portato avanti l’udienza sulla sua idoneità professionale. Il suo obiettivo è valutare se il comportamento del medico sia compatibile con l’esercizio della professione e decidere se possa continuare a praticare nel Regno Unito, mantenendo la fiducia del pubblico nel sistema sanitario. Il GMC ha presentato le accuse e il dottor Anjum ha ammesso la sua colpevolezza durante il processo disciplinare.

Mea culpa del dottore

Durante l’udienza, il dottor Anjum ha espresso rammarico per il suo comportamento, definendolo un “errore di giudizio isolato” e scusandosi sinceramente con tutte le parti coinvolte. “Porgo le mie più sincere scuse a tutti i soggetti coinvolti e desidero avere l’opportunità di porre rimedio alla situazione”.
Un comportamento “vergognoso” come da lui stesso riconosciuto le cui azioni avrebbero potuto mettere a rischio il paziente, sebbene alla fine non si siano verificati danni. Ha spiegato che la nascita prematura della figlia e il parto traumatico della moglie avevano creato un periodo di grande stress per lui e sua moglie, ammettendo di non essere riuscito a “connettersi come coppia” durante quel periodo.

La decisione del Medical Practitioners Tribunal Service (MPTS)

Il Medical Practitioners Tribunal Service (MPTS) è un organismo indipendente che svolge udienze disciplinari per i medici registrati nel Regno Unito. In sostanza, si occupa di valutare se la condotta di un medico sia appropriata per la professione e se rappresenti un rischio per la sicurezza pubblica.

Nel caso del Dott. Suhail Anjum, l’udienza presso l’MPTS è il procedimento formale in cui è in corso di esamine il suo caso: in questa sede vengono presentate le prove, ascoltate le testimonianze e discusse le ammissioni di colpevolezza. L’obiettivo dell’MPTS è determinare se il medico debba essere sottoposto a restrizioni nella pratica, sospeso o radiato dall’albo, al fine di proteggere i pazienti e mantenere l’integrità della professione medica.

(La foto in apertura non rappresenta il dott. Anjum)

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