Una 19enne romena, d’accordo con il complice italiano, tenta di estorcere denaro ad un romano

Volante PoliziaOstia – Mesi fa, durante un viaggio in treno  nella tratta provinciale, il 33enne romano veniva agganciato dalla bella ragazza 19enne romena. Nasceva così un rapporto confidenziale telefonico tra i due finchè si erano dati un appuntamento in un locale di Roma.

Mentre erano intenti a conversare, però, giungeva un uomo che, facendo intendere essere il compagno della giovane, faceva una grossa scenata con la giovane, arrivando a percuoterla violentemente. Il trentatreenne, riusciva a far salire la ragazza in macchina, fuggendo velocemente, inseguiti dall’uomo che si era posto alla guida di una moto che, cercando di affiancare l’autovettura che andava a forte velocità, intimandogli di fermarsi e minacciandolo di morte. Il fuggitivo, però, riusciva a distaccare la moto e dileguarsi con la ragazza. Fermatisi, la giovane confessava che il soggetto era effettivamente un suo ex ragazzo, asseritamente maresciallo dei carabinieri, facendogli vedere la foto in uniforme su facebook. Lo stesso non si era rassegnato alla fine della loro storia sentimentale. Nella giornata di ieri, il 33enne veniva raggiunto telefonicamente dal “maresciallo”, che qualificandosi come appartenente all’Arma dei Carabinieri, minacciando nuovamente, gli richiedeva la somma di 500 Euro al fine di evitare di essere arrestato per favoreggiamento alla prostituzione, facendogli  così  intendere che  la ragazza fosse una prostituta. Fissava così, nell’immediatezza un appuntamento presso un bar della zona tiburtina. La vittima si rivolgeva al Commissariato di Ostia, diretto dal dott. Antonio Franco, e gli investigatori si ponevano in appostamento nelle adiacenze del luogo dell’appuntamento. All’orario prestabilito, il denunciante si presentava all’appuntamento dove giungeva il “maresciallo” a bordo della moto e, dopo aver ricevuto nuove minacce, il malcapitato consegnava i soldi.  Non appena l’uomo intascava i soldi, gli agenti intervenivano e lo  bloccavano, accompagnandolo al Commissariato. Dagli accertamenti esperiti,  risultava che il fermato non era assolutamente un “maresciallo” e si identificava nell’italiano  D.C., 35enne, incensurato, disoccupato e recentemente separato, in grosse difficoltà economiche per debiti derivati dal gioco e per questo era stato anche allontanato dall’abitazione anche dai propri genitori. Emergeva altresì che sia D.C. che la 19enne rumena, dimoravano da alcuni giorni presso un albergo della provincia di Roma. D.C. veniva tratto in arresto in flagranza di reato per “estorsione” mentre la complice è stata denunciata in stato di libertà. Nella circostanza, a carico di D.C. si procedeva al sequestro della moto di grossa cilindrata con cui si era  presentato all’incontro, che, con grande sorpresa degli Agenti, al momento del trasporto in Ufficio presentava il serbatoio pressoché vuoto. La stessa inoltre, risultava anche priva di copertura assicurativa. Gli Agenti stanno tuttora verificando il modus operandi della coppia, non escludendo che gli stessi facciano parte di un organizzazione criminale specializzata in questo tipo di reato e sono al vaglio eventuali denuncie presentate presso gli Uffici della Capitale.

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