Sono 350 i feriti per i botti di Capodanno

Roma, 1 gennaio – È di 350 il bilancio dei feriti tra la notte del 31 dicembre  ed il 1 gennaio.

Mentre le città di Aosta e Torino, con ordinanza del sindaco e in accordo con la Questura,sono stati vietati i fuochi d’artificio e botti di fine anno, quest’anno non si sono registrate morti dovute ai fuochi d’artificio. Ancora una volta, però, le cause degli infortuni – di massima – sono da imputare all’uso sconsiderato dei prodotti pirotecnici illegali e quelli preparati artigianalmente da improvvisati “bombaroli”, privi di ogni cognizione tecnica che pone a gravissimi rischi, gli interessati e altre potenziali innocenti vittime.

Ed è proprio per il “fai da te”, che oggi pomeriggio a Tivoli (Roma), sei persone hanno fatto esplodere fuochi d’artificio e petardi in una baracca. L’esplosione ha provocato lesioni a tutti, di età compresa tra i 16 e 46 anni, con il ricovero d’urgenza con intubazione per un 23enne, due persone avrebbero perso parte degli arti, ferite meno gravi per gli altri tre.

A Milano, invece,  quattro bambini di 7-8-9 e 10 anni, in due episodi diversi, hanno riportato gravi ferite. Il bimbo di 7 anni, raccolto un petardo inesploso, ha perso la mano destra. Gli altri, sempre con i botti raccolti, hanno riportato ustioni agli occhi ed al volto.

Secondo fonti dell’Ansa, tra i feriti si evidenzia in diminuzione il dato relativo ai minori di 12 anni che è di 43 (53 lo scorso anno) per un totale di 89 minori a fronte dei 93 complessivi dell’anno precedente.

Napoli è la provincia con più feriti (50) seguita da Bari (26), Roma (23), L’Aquila (15), Salerno (15), Reggio Calabria (13), Caserta e Torino (10).

Exit mobile version