La sfrontatezza delinquenziale in onda alla Tv

Roma, 12 aprile – Andata in onda un paio di giorni addietro durante la trasmissione “Mattino Cinque”, un’intervista a due giovani zingare che si vantavano ridacchiando di derubare povere pensionate in metropolitana andando poi a spendere allegramente la refurtiva è diventata virale in rete specialmente dopo essere stata diffusa dal segretario della Lega, Matteo Salvini.

Chiaramente palpabile nel filmato il senso di sfrontatezza, di totale spregio della vita umana ( “Cazzo me frega, dopo muore…sto bene io, mi prendo i soldi e sto a posto”)  di ogni regola di civile convivenza mostrato da questi personaggi, ridicolizzando tutti quei triti discorsi sull’integrazione che come un disco rotto continuano a ripetere ben noti rappresentanti delle istituzioni, di quelli che è meglio non nominare per non trovarsi la Digos alla porta.

Immediatamente si è alzato il coro dei benpensanti che – anziché infilarsi la lingua negli orifizi opportuni di fronte all’indifendibile evidenza – hanno blaterato come sempre di razzismo, di istigazione alla paura per il diverso e altre puttanate simili, ipotizzando anche che il filmato fosse una bufala. Ma è inutile appellarsi al bovino spesso chiamato in causa dagli stessi soggetti nel tentativo di screditare chi semplicemente mostra che il re è nudo e che la cacca non si può chiamare cioccolata: basta farsi un giro in metropolitana o in periferia – luoghi ovviamente scarsamente frequentati dagli agiati benpensanti – per rendersi conto che è tutto vero, che comandano loro.

In uno scenario talmente degradato che sembra uscito da un fumetto di Ranxerox, bande di zingare minorenni scippatrici e borseggiatrici fanno il bello e cattivo tempo mettendo in fuga i turisti con l’evidente beneplacito di chi a ogni livello dovrebbe garantire l’ordine; colonne di fumi tossici (vale a dire diossina e tumori ai polmoni) si alzano dai roghi dove viene squagliata la plastica di cavi elettrici dalla ovvia provenienza; i bidoni della spazzatura vengono esaminati a intervalli regolari da gruppi organizzati militarmente; si susseguono i furti con scasso e la questua molesta con sfruttamento di minori (ma i servizi sociali sempre pronti a togliere i figli agli italiani per un nonnulla dove sono?);  furgoni malconci senza assicurazione (e la revisione? Come no…) circolano alla faccia della sicurezza stradale e di tutti quegli adempimenti che invece ai soliti fessi vengono fatti rispettare puntigliosamente altrimenti Equitalia ti rompe il fondo schiena.

Insomma, è ora di dirlo ad alta voce senza ipocrisie. Se la legge vale per tutti, allora deve valere anche per loro altrimenti  venga condannato chi li spalleggia o giustifica facendoli passare per vittime.

 

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