Per spacciare senza rischi, nel quartiere romano di San Basilio, venivano impiegate vedette radiocollegate

Smantellato un ennesimo sodalizio. Cinque gli arrestati.

Roma, 28 maggio – Nonostante la continua lotta delle Forze dell’Ordine contro il traffico di stupefacenti nel noto quartiere di San Basilio, per continuare la loro attività criminale,    gli spacciatori si ingegnano ogni giorno di più, cessando lo spaccio alla luce del sole, come era in precedenza ed operando  con sempre nuove tecniche.

Ma anche i Carabinieri della Stazione di San Basilio, comandata dal Maresciallo Vincenzo Pignalosa, di conseguenza, hanno affinato  le tecniche investigative così da individuare un traffico di droga nelle vie limitrofe a Via Folchi.

Seppur difficoltosa,  l’attività di indagine,  permetteva di identificare 5 persona, quattro italiani ed uno straniero, che, con precisi ruoli, garantivano la fornitura di droga h24.

Per farlo, si servivano di un servizio di vedette statiche, appiedate, e mobili, auto o motomontate, che avevano il compito di “pattugliare il quartiere” e segnalare ai complici il sopraggiungere delle Forze dell’Ordine o di veicoli comunque sospetti nonchè indirizzare i “clienti” verso il  complice che aveva il compito di raccogliere gli ordinativi. Quest’ultimo, presi i soldi, avvisava  il pusher che appariva in strada per il tempo strettamente necessario a consegnare la dose di stupefacente e spariva.

La banda, temendo intercettazioni telefoniche, si manteneva collegata per mezzo di walkie-talkie di libera vendita mentre l’addetto alle consegne della droga portava con se il solo “prodotto” venduto,  al fine di limitare la responsabilità penale in caso di fermo.

Inoltre, gli spacciatori operano sapendo di poter contare sul sostegno dei congiunti e sull’omertà dei numerosi pregiudicati del quartiere.

Emblematico  quanto accaduto lo scorso 10 marzo 2014 allorquando, durante un controllo dei Carabinieri ad un giovane che era appena uscito da una folta vegetazione da dove i militari avevano il sospetto che potesse aver occultato sostanza stupefacente. Circa  una ventina di parenti del ragazzo scendevano in strada, prendendo vigorosamente le sue difese e tentando di ostacolare, invano, l’operato dell’Arma che dovevano comunque intervenire in forze. Il controllo nella vegetazione,  consentiva infatti il rinvenimento di 19 dosi di cocaina e 18 di marjuana, con conseguente deferimento in stato di libertà del soggetto controllato.

Ma nonostante tali oggettive difficoltà, dove sempre più spesso Forze dell’Ordine e criminalità “giocano” il loro ruolo rincorrendo sempre nuovi e più articolati reciproci accorgimenti, nel corso dei decorsi mesi,  i militari  della Stazione di Roma San Basilio sono riusciti a documentare numerosi scambi di stupefacente, circa 100 nell’arco di pochi giorni, tra cocaina, hashish e marjuana.

La specificità degli elementi raccolti dai Carabinieri a carico dei 5 soggetti primari, fra cui il giovane autore dell’episodio sopra citato,  ha consentito al Sost. Proc. Dott.ssa Nadia Plastina di poter avanzare richiesta di ordinanza di custodia cautelare in carcere che veniva accolta dal Gip, Dott.ssa Rosaria Monaco. I provvedimenti sono stati eseguiti nelle prime ore della mattinata odierna, associandone quattro in carcere ed il quinto ponendolo agli arresti domiciliari, tutti a disposizione dell’A.G..

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