Parte da Catania la ribellione alle elemosine ai rom davanti ai supermercati. Ma anche davanti alle Chiese

A fine “turno”, cambiano da 60 a 80 euro

Catania, 20 agosto – Come riportato dal quotidiano “La Sicilia”, la direzione di un supermercato posto nella centrale piazza Cavour, ha esposto all’ingresso un cartello con il quale invita a non fare elemosina agli zingari che stazionano davanti alla porta d’ingresso, infastidendo i clienti che, alla fine, evitano di entrare nel locale.

Una famiglia di rom, da circa 3 anni, si è piazzata all’ingresso dall’orario di apertura e fino alla chiusura, arrivando persino, quando va in ferie, a mandare altri parenti per occupare il posto e minacciare chi prova ad avvicinarsi per elemosinare in quella “postazione”. A fine “turno”, poi, vanno alla  cassa per cambiare le monete ricevute, per importi variabili tra 60 e 80 euro, cioè  “più di un operaio specializzato italiano” e in maniera “netta, esentasse”.

Dalla direzione precisano: “Non siamo razzisti ma vogliamo soltanto tutelarci: anche clienti che abitano qui vicino non vengono per evitare di subire la pressante richiesta di elemosina. Alcuni prendono le buste della spesa dei clienti e li accompagnano fino alle auto. Abbiamo chiesto l’aiuto delle forze dell’ordine, dei vigili urbani, ma ci dicono che è un problema dei servizi sociali del Comune. La nostra iniziativa – concludono dalla direzione – non è razzistica, ma vuole essere uno stimolo a pensare e speriamo che chi può adesso agisca nel fare rispettare le leggi”.
La stessa problematica, viene rappresentata da numerosi Parroci delle Chiese della Capitale che segnalano che diminuiscono i fedeli che vanno a Messa proprio perchè infastiditi dai modi pressanti con cui gli zingari questuano.

Speriamo che la politica capisca questo segnale di cittadini onesti e prenda provvedimenti, prima che la gente, esasperata, possa supplire ai vuoti che questa politica del buonismo ha creato!

 

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