Estero

“Obama, sono tornato” – Decapitato realmente Steven Sotloff, ma la scena sembra una recitazione

Su internet il video – La Casa Bianca non si pronuncia

Washington, 2 settembre, ore 20,30  –  È il New York Times che, citando il il SITE Intelligence Group (Search for International Terrorist Entities – ricerca di entità terroristiche internazionali –  è un’organizzazione che traccia l’attività online di organizzazioni terroristiche) , dà la notizia della diffusione di un video della durata di 2 minuti e 46 secondi, con il quale presumibilmente  lo stesso terrorista jihadista che aveva ucciso James Foley, ha tagliato la testa  al 31enne reporter americano Steven Sotloff, anch’egli con indosso la tuta arancione. Sullo sfondo – riporta la stampa americana – c’è un panorama siriano. Il video distribuito ha il titolo ”Un secondo messaggio all’America”.

Secondo il N.Y.T, prima di sgozzare Sotloff, l’assassino rivolgendosi alla telecamera dice ”Sono tornato Obama e sono tornato per la tua arrogante politica estera contro l’Isis”.  “Come i tuoi missili continuano a colpire il nostro popolo, i nostri coltelli continuano ad abbattersi sul collo della tua gente”.

Josh Earnest, portavoce della Casa Bianca, ha dichiarato che non si  è in grado di confermare la decapitazione di Sotloff.

A conferma che Sotloff fosse nelle mani dell’Isis, il reporter era stato inquadrato dopo la sequenza dell’omicidio di Foley, usandolo come arma di ricatto verso gli Usa contro i raid aerei americani nel nord dell’Iraq. I genitori di Sotloff avevano avanzato la scorsa settimana  una petizione al Presidente Obama per salvare il figlio,

L’Isis, dopo la decapitazione dei due americani,  ora minaccia la decapitazione di David Cawthorne Haines, un cittadino britannico nelle loro mani.

”È disgustoso e spregevole”. Questo il primo commento del premier britannico David Cameron. Downing Street ha annunciato che Cameron rilascerà più tardi una dichiarazione.

Fermo restando l’esecuzione di Steven Sotloff, l’osservazione  del video fa mettere in dubbio l’autenticità dell’azione filmata. Infatti,  come per Foley,  assurdamente,  non c’è alcuna minima reazione dell’uomo che sta per essere ucciso nè tantomeno il sanguinamento. La vittime, hanno parlato quasi serenamente. Darebbe quasi l’impressione che i due fossero stati convinti di dover solo “recitare” davanti alle telecamere per essere poi sgozzati, veramente, a telecamere spente

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