Malati psichiatrici maltrattati in casa di cura

Gli uomini della Guardia di Finanza di Savona hanno posto fine alle vessazioni consumate nella casa di “accoglienza”.

Savona, 11 aprile – I finanzieri del Comando Provinciale di Savona hanno eseguito dodici provvedimenti cautelari (nove in carcere e tre ai domiciliari) a carico di operatori socio sanitari addetti alla cura di persone affette da problemi neurologici e psichiatrici ricoverate presso una struttura di degenza di Vado Ligure, nel reparto denominato 3D.

É la fiducia dei cittadini nella Guardia di Finanza che ha portato agli arresti di oggi.

Alcuni parenti di persone ricoverate avevano, infatti, telefonato al 117 di questo Comando Provinciale per segnalare i loro sospetti circa maltrattamenti sopportati dai loro cari.

Nelle telefonate al 117 i familiari dei ricoverati hanno riportato il disagio dei loro figli che vivevano nella paura e parlando di un operatore, dicevano: “con lui non ci voglio stare, quello mi massacra!”.

Le indagini avviate hanno subito fatto intravvedere la possibile triste realtà e, sotto la direzione del Sostituto Procuratore Dott. Giovanni Battista Ferro, il Gruppo di Savona ha avviato accertamenti tecnici che hanno fissato, in circa cinquanta giorni di riprese, più di cento episodi di maltrattamenti (pugni calci schiaffi umiliazioni) resi evidenti dalla drammatica efficacia delle immagini e dei suoni registrati con l’ausilio delle microspie e telecamere collocati all’interno della struttura.

I finanzieri hanno purtroppo dovuto ripercorrere tutte le agghiaccianti immagini e urla di dolore provenienti dal “Nucleo 3D” al fine di attribuire a ciascuno le sue responsabilità. Alla fine degli accertamenti, il G.I.P. Fiorenza Giorgi, accogliendo l’istanza del Pubblico Ministero, ha ordinato l’arresto di dodici operatori di cui nove con responsabilità più gravi in carcere e tre ai domiciliari. Solo quattro operatori su sedici sono risultati del tutto estranei agli episodi accaduti.

Le aziende sanitarie pagano cifre ingenti per garantire l’assistenza umana e dignitosa di persone con disturbi che spaziano dall’autismo al grave disagio psichiatrico, certo magari difficili da trattare ma per questo ancor più bisognose di assistenza attenta e qualificata.

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