Cronaca

Indagini lampo: fermato un incensurato per il massacro in Gallura

Era un amico di famiglia che stava effettuando dei lavori in casa.

Tempio Pausania, 19 maggio –  A conclusione delle indagini serrate  svolte sul massacro avvenuto il 17 maggio della famiglia Azzena, (Famiglia massacrata in Gallura), i Carabinieri della Compagnia di Tempio Pausania, hanno fermato Angelo Frigeri,

un incensurato artigiano 35enne amico di famiglia che stava effettuando dei lavori di impiantistica e proprio per questo era in possesso delle chiavi.

I segno di strozzamento  rilevati sul collo delle vittime, potrebbero essere stati causati proprio dai cavi, fili elettrici o telefonici,  usati per la sua normale attività.

L’interrogatorio del Frigeri, è avvenuto nella caserma dei Carabinieri dal Procuratore della Repubblica di Tempio, Domenico Fiordalisi, alla presenza del suo sostituto, Angelo Beccu, del comandante del nucleo investigativo del reparto operativo provinciale dei Carabinieri, Giuseppe Urpi, e dell’avvocato del fermato, Giovanni Azzena.

Al termine, il Procuratore ha dichiarato: “Elementi certi hanno portato al fermo dell’autore. Il ragazzino, testimone scomodo, è stato ucciso con modalità atroci”. Poi, “Al momento non esistono elementi in base ai quali poter affermare che Frigeri abbia avuto dei complici” ed infine “Attendiamo ulteriori sviluppi dall’autopsia e dalla prosecuzione delle indagini, ma quello che ci interessa è tranquillizzare la comunità, non c’è alcun serial killer che si aggira in libertà per Tempio Pausania”.

Il movente è ancora da stabilire. Si ipotizza una vendetta.

Intanto, fuori dalla caserma dei carabinieri,  si è radunato un folto gruppo di cittadini i quali, alla vista dell’artigiano che veniva condotto in carcere, gli ha inveito contro, urlando “Bastardo, bastardo”.

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