Il film di Totòtruffa62, trova ancora emulatori

Roma – Anziché la vendita della Fontana di Trevi, come nel film girato nel 1961, stavolta si trattava dell’acquisto di un importante immobile della Capitale.

Un imprenditore di Bettona (PG), aveva messo in vendita un importante immobile nella Capitale. L’uomo veniva contattato da un presunto acquirente romano che, dopo aver portato avanti le trattative, aveva invitato il venditore  nella Città Eterna, per mettere a punto ulteriori accordi per l’acquisto del bene in vendita. In particolare, egli “avrebbe dovuto consegnare una mazzetta da 100.000 euro ad un onorevole, affinchè questi accelerasse i tempi per la concessione del mutuo occorrente per l’acquisto del palazzo”. Ma l’imprenditore non era lo sprovveduto italo-americano del film e  così si rivolgeva ai Carabinieri di Bettona i quali allertavano i colleghi della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, comandata dal luogotenente Tommaso De Simone. Forte della presenza dei Carabinieri, l’imprenditore perugino si è presentato all’appuntamento a Largo Chigi, dove trovava ad attenderlo “l’acquirente” e “l’onorevole”. I tre discutevano delle modalità per concludere l’affare e, a trattative verbali concluse, intervenivano i Carabinieri che accompagnavano i due uomini in Caserma, dove i truffatori venivano identificati per  due romani, di  75 e 63 anni, i quali venivano denunciati a piede libero con l’accusa di “tentata truffa in concorso”.

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