Fingendosi amiche, hanno seviziato e torturato la giovane  vicina di casa. Tre arrestati – VIDEO

Albano Laziale, 20 luglio 2018 – Da circa sei mesi, madre e figlia rispettivamente di anni 57 e 32, si erano finte amiche della loro vicina di casa,  ma il loro scopo ero tutt’altro.

Carpitane la fiducia, le due “amiche” alle quali si era aggiunto il fidanzato della 32enne, approfittando della   situazione di fragilità e vulnerabilità della giovane, riuscivano a creare in lei una situazione dolorosa e avvilente, di sottomissione fisica e mentale portandola ad una totale dipendenza psicologica.

Il ruolo dell’uomo, subentrato nella vicenda circa due mesi fa, avrebbe determinato l’escalation dei comportamenti violenti e vessatori, caratterizzati da sopraffazione sistematica, sofferenza, privazione, umiliazione e disagio continuo della vittima.

Con tali comportamenti, erano riusciti a indurla persino  a prostituirsi a loro esclusivo vantaggio economico.

Il crescendo di violenze, raggiungeva il culmine la notte tra il 2 e il 3 luglio, quando le urla della giovane, brutalmente ferita e seviziata nella propria abitazione, hanno attirato l’attenzione dei vicini che, allarmati,  richiedevano l’intervento    delle forze dell’ordine.

L’arrivo degli Agenti del Commissariato di Albano Laziale, consentiva di soccorrere la vittima che appariva in condizioni drammatiche tanto da essere trasportata e ricoverata, in codice rosso, all’Ospedale di Albano, dove i sanitari le riscontravano ferite e fratture in diverse parti del corpo che erano state inferte in modo spietato e disumano, in un crescendo di malvagità.

La donna presentava infatti segni di percosse, lividi ed ecchimosi, tagli da lama e bruciature in diverse ed estese parti del corpo, inferte in tempi differenti, anche con l’utilizzo di corpi contundenti e incandescenti.

La determinazione  e malvagità dei tre indagati, non si fermava tanto che nei giorni seguenti al ricovero, hanno continuato a fare la parte dei “buoni vicini di casa”, tentando anche di depistare le indagini.

Gli uomini del Commissariato e della Squadra Mobile romana hanno però ricostruito la squallida vicenda  e,  alle prime luci dell’alba, in esecuzione a tre provvedimenti di custodia cautelare in carcere emessi dal Gip del Tribunale di Velletri su richiesta dei magistrati della locale Procura della Repubblica, hanno tratto in arresto A.M di anni 57,P.R.R. di anni 32, rispettivamente madre e figlia e F.A. di anni 26, fidanzato di quest’ultima, per rispondere, in concorso tra loro, dei reati di “induzione e sfruttamento dell’attività di prostituzione, di lesioni gravi, violenza privata e minaccia, con l’aggravante di aver adoperato sevizie e agito con crudeltà”.

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